Un tunisino Aidi Mourad, 26 anni, è accusato di aver compiuto atti sessuali con una bimba di 11 anni.
L’uomo è stato fermato dalla polizia di Palermo, città nella quale è avvenuto il fatto.
Le indagini sono scattate dopo che i genitori della piccola provenienti dall’Est Europa, hanno denunciato la scomparsa dell’undicenne. Dopo qualche ora la bambina è tornata a casa e ha raccontato di essere stata molestata da un ragazzo tunisino parcheggiatore abusivo davanti al supermercato Lidl in via Roma, che l’aveva condotta tra i vagoni nella stazione di “Brancaccio” e lì avrebbe tentato di abusare di lei.
Si tratta, dunque, di uno dei tanti parcheggiatori che presidiano giorno e notte le strade del centro di Palermo.
Nei pressi del supermercato dove il giovane stanzia “lavorando” come parcheggiatore abusivo, la bambina di undici anni, originaria dell’Europa dell’Est, è stata adescata da Aidi Mourad.
I due si erano incontrati anche martedì scorso, 5 settembre, la bambina doveva passare la notte in casa della nonna, in un appartamento nella zona della stazione centrale. Nel tardo pomeriggio, però, è uscita per incontrare alcuni amichetti in piazza Rivoluzione. Qui, come ha raccontato agli agenti della squadra mobile, è stata fermata dal tunisino. Il giovane, mentre chiacchieravano, ha iniziato ad accarezzarla.
La bambina ha confidato che non era la prima volta che il 26enne aveva provato a toccarla e baciarla contro la sua volontà. Stavolta però è riuscito a convincerla a seguirlo. I due si sono diretti verso la stazione Brancaccio al deposito dei vagoni. Il giovane immigrato senza fissa dimora dorme nelle carrozze come fanno tanti clochard nel capoluogo siciliano. Ed è proprio lì, tra le carrozze che il giovane avrebbe compiuto gli atti sessuali. I due hanno passato la notte in uno scompartimento. Nel frattempo l’assenza della bimba da casa della nonna ha fatto scattare l’allarme. I genitori l’hanno cercata inutilmente, pertanto, hanno allertato le forze di la polizia facendo scattare delle ricerche che si sono protratte per tutta la notte.
Per i genitori è stata un’interminabile notte di angoscia che si è conclusa solo in mattinata, quanto la figlia è tornata a casa alle 10 del mattino.
La vittima inizialmente non ha detto nulla. Solo la domenica seguente si è confidata con un parente e ha raccontato cosa è accaduto quella notte. Dopo una riunione familiare i genitori si rivolgono di nuovo alla polizia. La bambina assistita da una psicologa racconta ciò che sarebbe avvenuto tra i vagoni: carezze, baci e le richieste di quel giovane incontrato più volte in via Roma. Immediatamente sono scattate le ricerche del tunisino che viene trovato nel deposito ferroviario. Mourad appena vede gli agenti sale sul tetto dei vagoni e cerca di fuggire, salta da un vagone all’altro, fino a quando non viene raggiunto dai poliziotti. Il pm ha disposto il fermo e il tunisino attualmente è nel carcere in attesa dell’udienza di convalida.