Anna Riccio, una donna di 30 anni, è morta dopo aver dato alla luce la seconda figlia.
Godeva di ottima salute, aveva già un bimbo di due anni e poche ore prima di morire, ha dato alla luce una bambina di 3.570 kg.
Dopo il parto sono subentrate delle complicazioni e la giovane donna originaria di Monte di Procida, ha assaporato solo per poche ore la gioia di essere diventata mamma per la seconda volta. Il parto della sua secondogenita era avvenuto con un taglio cesareo eseguito presso l’ospedale San Paolo di Napoli, poi il ricovero in Rianimazione presso l’ospedale Pellegrini, dove era stata trasferita, e infine il tragico epilogo. Nella ricostruzione dell’accaduto, il direttore sanitario del San Paolo assicura di aver “garantito la massima assistenza”.
Anna è stata operata dal ginecologo di famiglia, lo stesso che aveva fatto nascere, sempre con un cesareo, il suo primo bimbo. Un professionista stimato che ha eseguito anche il secondo intervento al quale è stata sottoposta la donna, dopo aver individuato un’emorragia che non si fermava. Alla donna è stato asportato l’utero, ma è andata in arresto cardiaco durante l’intervento. Da lì il calvario: viene rianimata in sala operatoria, l’intervento si conclude, ma sopraggiungono altri due arresti. Quindi la decisione di trasportarla in una struttura più appropriata, il Pellegrini. Una volta giunta, nel reparto di rianimazione del Pellegrini, sopraggiunge un altro arresto cardiaco che si rivela fatale per la giovane donna.
Al momento i familiari sono chiusi nel dolore e non hanno intenzione di sporgere alcuna denuncia.