La piaga dei borseggiatori sui bus di linea più quotati della città, a quanto pare, non è un problema che non minaccia solo i passeggeri napoletani.
Se è vero che i cittadini che abitualmente viaggiano a bordo dei bus e dei tram più gettonati – come l’R2 e l’1 – conoscono e riconoscono i borseggiatori e raccontano con puntuale indignazione il “lavoro” che quotidianamente svolgono, sempre sulle stesse linee, è altrettanto vero che proprio per questa ragione, sarebbe più facile individuarli.
Da Palermo giunge un segnale forte, in tal senso, tanto lungimirante quanto efficace.
“Non ti vogliamo sui nostri bus”: un messaggio ben preciso firmato Amat (Azienda Municipalizzata Autotrasporti) Palermo e affisso all’interno dei pullman di linea 101 e 102.
Accanto al messaggio esplicito, la foto del destinatario del diniego: un borseggiatore seriale arrestato dalla polizia lo scorso 29 agosto e poi scarcerato. Una volta libero, si era vantato sui social network pubblicando un post in cui scriveva: “Come vedete, sono fuori”.
L’azienda di trasporti ha deciso di intraprendere questa iniziativa per tutelare cittadini e turisti che utilizzano i mezzi pubblici, affinché possano riconoscere il borseggiatore e prestare maggiore attenzione a borse e portafogli.
Gli adesivi sono realizzati con la foto del borseggiatore diffusa dalla polizia e con contenuti apparsi sulla stampa. “Non ti vogliamo sui nostri bus” è stato tradotto e scritto anche in inglese. L’obiettivo è quello di rafforzare il messaggio che verrà diffuso nei trenta bus programmati abitualmente per le linee 101 e 102 che attraversano il centro cittadino.
Un’iniziativa forte che dovrebbe essere adottata in molte altre città.