Due marocchini di 17 anni si sono presentati ai carabinieri di Montecchio di Pesaro per consegnarsi alle forze dell’ordine spontaneamente: sarebbero due dei quattro ricercati per il duplice stupro consumatosi una settimana fa, nella notte tra il 25 e il 26 agosto, a Rimini.
I due minorenni hanno dichiarato di essere due dei quattro componenti della banda che ha aggredito in spiaggia una coppia di turisti polacchi, picchiando il ragazzo e stuprando a turno ripetutamente la ragazza, per poi violentare, poco dopo, con la stessa modalità, una prostituta transessuale nei pressi di una discoteca. I due verranno trasferiti a Rimini per l’interrogatorio in Procura alla presenta del pm che coordina le indagini e di un magistrato del tribunale dei minori di Bologna.
I due giovani avrebbero deciso di consegnarsi spontaneamente alle forze dell’ordine dopo la diffusione delle immagini, incapaci di reggere ancora la pressione esercitata in questi giorni dalla polizia di Rimini a capo delle indagini volte ad arrestare il branco di cui farebbero parte.
Le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza avrebbero, infatti, ritratto i quattro, e sono state mostrate da alcune vittime che hanno riconosciuto i loro aggressori. Uno dei fotogrammi è del 26 agosto, quasi alle 4 di notte (3.57 per la precisione) e ritrae tre persone di spalle, due col cappellino con visiera, il terzo coperto dal cappuccio della felpa, mentre camminano sul lungomare.
Non solo la transessuale peruviana, che si è detta certa del riconoscimento, ma anche la coppia polacca, seppur con dei distinguo – la ragazza, 26 anni, è ancora sotto choc, mentre il giovane ne avrebbe indicato in particolare un paio – ha riconosciuto le foto dei quattro autori dello stupro di gruppo avvenuto a Miramare, frazione di Rimini, nei pressi del bagno 130. Le immagini delle telecamere di sorveglianza, relativamente nitide, dove si vedono i visi un po’ di profilo, sono relative al percorso fatto dagli aggressori dalla spiaggia fino alla strada statale, dove è avvenuta la seconda aggressione ai danni della prostituta peruviana.
La ragazza polacca violentata non sarebbe sicura al cento per cento di averli riconosciuti dalle immagini delle telecamere posizionate tra il lungomare e la statale, mentre il ragazzo ne avrebbe riconosciuti due con certezza.
Anche una ragazza di origine etiope che vive in un comune in provincia di Varese con il compagno e due figli piccoli, ha riconosciuto in quelle immagini i membri del branco che lo scorso 12 agosto l’hanno aggredita a Rimini. Sfuggita d’un soffio allo stupro, mentre il compagno è stato malmenato e derubato.
Oltre ai due minorenni, potrebbe presentarsi spontaneamente a breve ai carabinieri anche un terzo giovane del gruppo di stupratori ancora ricercati. Nessuno di loro avrebbe precedenti penali.