Durante la giornata di martedì 29 agosto si è svolta l’autopsia sul corpo di Antonio Scafuri, il 23enne di Torre del Greco morto lo scorso 17 agosto all’ospedale Loreto Mare, dove era giunto in codice rosso, in seguito alle ferite riportate in un incidente stradale avvenuto ad Ercolano, e lasciato in attesa di un trasferimento in un altro spedale per sottoporsi ad un’angiotac per 4 ore.
L’esame autoptico non è riuscito a districare i nodi legati alla morte del giovane, nonostante sia stata effettuata un’arteriografia che ha dato esito negativo. Dunque, esito analogo a quello sortito dall’esame al quale venne sottoposto il giovane, una volta trasportato al Vecchio Pellegrini, dopo 4 ore di attesa. L’obiettivo è arrivare a capire come ci sia stata la perdita di sangue che sicuramente Antonio ha subito in seguito al violento impatto con il suolo.
All’autopsia hanno assistito anche i periti dei sette dipendenti dell’ospedale iscritti nel registro degli indagati.
I funerali del giovane si sono svolti stamattina, mercoledì 30 luglio, nella parrocchia di San Vincenzo a Postiglione, nella zona di Torre del Greco dove Antonio insieme alla famiglia.
Dolore e commozione hanno contraddistinto l’ultimo saluto al giovane molto conosciuto e benvoluto dalla comunità torrese. Antonio era un barbiere molto stimato e quotato e una gremita folla di cittadini ha voluto congiungersi al dolore dei genitori Lello e Rosaria e del fratello Dylan.
Un tripudio di palloncini bianchi, tantissimi giovani indossavano delle t-shirt con la stampa di una foto di Antonio e la scritta “sei sempre nei nostri cuori”, mentre dei fumogeni hanno accompagnato l’uscita del feretro dalla chiesa.
Nelle stesse ore in cui la comunità di Torre del Greco tributava l’ultimo saluto al giovane, il direttore sanitario del Loreto Mare, Rosario Lanzetta è stato rimosso dall’incarico dal direttore generale dell’Asl Napoli 1, Mario Forlenza.
Lanzetta è stato anche rimosso dall’incarico di coordinatore del dipartimento di assistenza ospedaliera della Asl Napoli 1 che gestisce otto presidi ospedalieri.
Mentre il chirurgo al quale era stato affidato Antonio al suo arrivo in pronto soccorso in codice rosso è finito nel registro degli indagati. Sotto inchiesta anche i suoi colleghi Alfredo Bottiglieri, ortopedico, Giuseppe Frongillo, chirurgo, Dania Sannino, anestesista, Giuseppe Sarti, radiologo, Francesco Cirillo, anestesista. Si procede per l’ipotesi di omicidio colposo, si indaga per verificare se i medici hanno ottemperato ai loro doveri e se effettivamente la vita del giovane poteva essere salvata, attuando un intervento più risolutivo e tempestivo. Nel registro degli indagati, oltre ai sei medici del Loreto Mare, è stato iscritto anche Fabio Esposito, l’automobilista coinvolto nell’incidente stradale con Antonio Scafuri.