Le consistenti perdite d’acqua provocate dal cedimento delle tubature dell’impianto idrico e fognario nel Rione De Gasperi di Ponticelli sono all’ordine del giorno.
In una delle estati più calde di tutti i tempi, contraddistinta da un’emergenza idrica nazionale, nel rione di case popolari della periferia orientale di Napoli, l’acqua è stata sprecata in quantità abnormi per tutto il periodo estivo. E lo spreco continua.
Da circa otto giorni, nell’Isolato 14, si registra l’ennesimo tilt di una tubatura che ha arrecato ingenti danni alle abitazioni – “effettive” ed abusive – letteralmente inondate dall’acqua che scorre a fiumi.
I tecnici della Napoli Servizi, durante la mattinata del 28 agosto, hanno avviato i lavori di manutenzione necessari per mettere in sicurezza l’edificio, seppur ben lontani – loro malgrado – dal garantire una condizione di “normalità”.
Un isolato che – almeno basandosi sulle delibere, fin qui, firmate dal comune – non rientra nel piano di assegnazione dei nuovi alloggi. Seppure nell’edificio si registri la presenza di nuclei familiari aventi diritto ad una casa, gli abitanti del posto rivendicano un’unica ed impellente esigenza: ripristinare una condizione di vivibilità e sicurezza che gli garantisca di condurre un’esistenza quantomeno dignitosa. Una condizione assai lontana, complice la presenza di fitti rovi e sterpaglie che concorrono a formare un vero e proprio recinto che lambisce un discreto tratto di rione, adibiti a discarica abusiva dai soliti malintenzionati che si recano nel rione solo per disfarsi di rifiuti speciali o per scaricare sacchi di spazzatura non differenziata.
Oltre al tangibile pericolo al quale i residenti in zona sono sovraesposti in caso di incendio, la consistente presenza di rifiuti ha fatto in modo che quel nido di rovi e spazzatura diventasse l’habitat naturale di ratti e topi che, non di rado, si introducono nelle abitazioni, arrampicandosi lungo i balconi. Ragion per cui, anche chi vive al secondo e al terzo piano, ha dovuto chiudere tutti i “varchi d’accesso” ai ratti per evitare di trovarsi in casa “ospiti indesiderati”.
Pericolo incendi su un versante, l’acqua che si spreca sull’altro.
Nel mezzo, un palazzo saccheggiato e vandalizzato dagli scantinatisti che, anche nell’isolato 14, come in molti altri edifici del Rione De Gasperi hanno occupato abusivamente dei vani, adibendoli a case, garage, cantine, depositi.
L’illecito dilaga e concorre ad incrementare il livello di degrado, di per sé già elevato che regna in quella che un tempo fu la roccaforte del clan Sarno e, dal suo canto, il degrado continua a rappresentare il fertilizzante che crea le condizioni ottimali nelle quali la criminalità riesce più facilmente ad attecchire.
Dunque, la consistente perdita d’acqua, da ben otto giorni, si estende da un capo all’altro della palazzina, sgorgando a fiumi da uno scantinato e riversandosi fino in strada, oltrepassando un’altra abitazione, con tutti i danni e i pericoli che questo comporta in termini di vivibilità.
I tecnici della Napoli Servizi giunti a tamponare la perdita, spiegano che nei prossimi giorni “la buca incriminata” dalla quale fuoriesce acqua a profusione verrà tappata con dell’asfalto.
Cosa accadrà, quindi, quando la tubatura ultradatata andrà incontro ad un altro guasto, come puntualmente sta accadendo negli ultimi tempi?
All’acqua in esubero non resterà da fare altro che cercare un’altra “via d’uscita”….