Una tradizione di folklore e fede, tanto antica quanto discussa, quella conclusasi poche ore fa e che ogni sette anni, a partire dal primo lunedì successivo al 15 agosto e sino alla domenica seguente, a Guardia Sanframondi in provincia di Benevento, impone che abbiano luogo i tradizionali Riti settennali di penitenza in onore dell’Assunta.
Le celebrazioni e i rituali hanno tenuto banco proprio quest’anno, da lunedì 21 a domenica 27 agosto.
Durante la settimana dei Riti i diversi rioni del comune (Croce, Portella, Fontanella e Piazza) si alternano nei cortei dei misteri, vere e proprie scene raffiguranti episodi dell’antico e del nuovo Testamento o inerenti alla vita di Santi o dei principi morali. Ogni rione ne rappresenta alcuni ed ha un proprio coro che durante il corteo canta degli inni alla Vergine.
Il sabato vi è un momento di grande commozione consistente nell’apertura della lastra della nicchia dove è custodita l’antica statua lignea della Madonna Assunta, nel Santuario omonimo. L’apertura avviene dopo aver inserito tre chiavi in altrettante serrature, ad opera del Sindaco, del Parroco e del decano delle Deputazioni Rionali (Comitati Rionali). Prima vi è la processione di penitenza del clero e delle associazioni cattoliche, preceduta da una croce nuda. Dal 1960 questa processione è presieduta dal Vescovo Diocesano, il quale vi partecipa in nigris, cioè senza insegne episcopali.
La domenica vi è la processione generale, guidata dal Vescovo e dal Parroco, con la partecipazione del clero, dei misteri dei quattro rioni e della popolazione, durante la quale viene portata fra le strade del paese la statua della Madonna, arricchita dall’oro e dagli ex voto offerti dai fedeli nel corso dei secoli. La scultura viene portata dai sacerdoti sino all’uscio del Santuario, per essere poi successivamente portata per le vie del paese dai cittadini che si sono proposti. I flagellanti e battenti, uomini incappucciati che si percuotono ripetutamente il petto con delle spugne appuntite, sono l’ultimo “mistero” del Rione Croce, definito “San Girolamo Penitente” Si allontaneranno, singolarmente, per i vicoli del centro storico dopo l’incontro con la Madonna in Piazza; Si ritroveranno, singolarmente, in Via Fontanella per immettersi nel corteo processionale.
Riti simili a quelli di Guardia sono comuni anche ad alcuni paesi limitrofi ed alcune manifestazioni simili si svolgono infatti a San Lorenzo Maggiore con la processione del venerdì santo con i battenti a sangue.
Da un atto del marzo 1702 conservato nella Curia diocesana di Cerreto Sannita si apprende che nelle processioni, i confratelli della Madonna del Pianto di Cerreto Sannita, usano vestire il sacco con il cappuccio per battersi e mortificarsi con la frusta o con la disciplina
Novantamila persone hanno partecipato alla processione finale dei Riti Settennali: trentamila in più rispetto alla manifestazione del 2010. Circa ottocento “battenti a sangue”, i penitenti che si percuotono il petto nudo con un tappo di sughero chiodato, la maggior parte delle quali donne. Nella processione generale che ha avuto luogo durante la mattinata sono confluite le diverse processioni che nel corso della settimana hanno attraversato l’antico borgo.