Le polemiche insorte in merito all’abusivismo quale fattore determinante nel determinare la distruzione di diversi edifici, in seguito alla scossa di magnitudo 4.0 che durante la prima serata di lunedì 21 agosto si è registrata ad Ischia, sembrano essere molto di più di una sterile illazione: la Procura di Napoli sta valutando l’ipotesi di aprire un’inchiesta contro ignoti per disastro colposo e omicidio colposo plurimo in seguito ai danni provocati dal terremoto avvenuto sull’isola di Ischia.
“Sono nel quadro ordinario delle valutazioni possibili in questo momento”‘ ha dichiarato Giovanni Melillo, capo della procura di Napoli, nel corso di un’intervista radiofonica.
Melillo ha poi specificato che si tratta di un “quadro complesso e bisognoso di approfondimenti”.
Sul possibile legame tra il fenomeno dell’abusivismo edilizio e il crollo di alcuni edifici sull’isola, il capo della Procura di Napoli ha dichiarato: “Non sfuggono i costi sociali, che anche in queste occasioni si rivelano, di fenomeni gravi come quello dell’edilizia illegale e dell’abusivismo edilizio.
All’abusivismo edilizio corrisponde una delle priorità del lavoro della procura della Repubblica di Napoli; un fenomeno che in Campania ha dimensioni straordinariamente gravi e come tale va affrontato”.
Intanto, fin da subito i Carabinieri si sono attivati per la prevenzione e la repressione dei fenomeni di sciacallaggio nelle case evacuate per il terremoto a Ischia: carabinieri del “Reggimento Campania” sono impegnati tra le macerie in pattuglie 24 ore su 24, a piedi.
Nel frattempo sono giunti dalla terraferma altri 50 carabinieri con il compito di rafforzare i controlli sull’isola colpita dal sisma.
Si battono tutte le strade e vicoli secondari per controllare se vi si aggirino persone sospette e vengono ispezionati gli ingressi delle abitazioni per controllare se siano stati forzati.