Stavolta, l’istinto e il buon senso hanno preso il sopravvento rispetto all’indifferenza e tanto è bastato per salvare la vita di un bambino di appena 8 anni.
L’ennesima vicenda di cronaca che lascia attonita la pubblica opinione si è consumata su una spiaggia di Genova, dove un cuoco ucraino di 27 anni ha tentato di affogare il figlio della sua compagna mentre erano in vacanza a Recco, sul litorale ligure. La coppia, residente a Gallarate, comune del milanese, era in vacanza da due giorni nella località balneare ligure.
Ad innescare il raptus omicida dell’uomo, il diniego da parte della compagna ad acquistare altri alcolici. Il 27enne è stato arrestato dai carabinieri, mentre il bambino è ricoverato al pronto soccorso pediatrico Gaslini di Genova.
Il cuoco ha tentato di annegare il bambino di 8 anni di fronte agli sguardi impietriti degli altri bagnanti che sono intervenuti subito per salvare il piccolo assieme alla madre e al bagnino della spiaggia. Provvidenziale l’intervento dei medici del 118 che lo hanno soccorso.
I medici hanno diagnosticato al bimbo un forte stato di choc e difficoltà respiratorie dovute all’acqua di mare ingerita. Nei confronti del cuoco 27enne sono scattate le manette da parte dei carabinieri di Santa Margherita Ligure che lo hanno arrestato per maltrattamenti, ma le indagini a suo carico proseguono anche per tentato omicidio.