Nei giorni scorsi, il ministro francese dell’agricoltura, Stephane Travert, aveva annunciato di aver identificato sei nuovi stabilimenti di trasformazione e 40 grossisti che hanno ricevuto dal Belgio e dall’Olanda lotti di uova contaminati dall’insetticida fipronil.
Due casi “positivi” di uova contaminate sono stati segnalati anche in Italia, uno in un centro di imballaggio nelle Marche e il secondo in un laboratorio artigianale di pasta nel Lazio. La notizia è stata diffusa dal ministero della Salute, secondo cui i due episodi sono emersi nell’ambito dei controlli su 114 campioni per verificare la presenza di fipronil, oltre che sulle uova, su prodotti derivati e altri alimenti.
“Il ministero della salute, in collaborazione con le autorità sanitarie regionali e il comando carabinieri per la tutela della salute – si legge in una nota – ha proseguito nella scorsa settimana un’intensa attività di monitoraggio su uova, prodotti derivati e alimenti che li contengono, sia di provenienza estera sia nazionale, per la ricerca di eventuali contaminazioni da fipronil”.
Ad oggi, sono stati effettuati “42 campionamenti conoscitivi dai Nas su prodotti trasformati contenenti uova o derivati, prelevati nei negozi e supermercati su disposizione del Ministero del 14/8; 181 campionamenti dalle Regioni, nell’ambito del Piano di ricerca su pollame, uova, derivati disposto dal Ministero il giorno 11/8; 60 campionamenti dagli Uffici periferici del Ministero della salute per gli adempimenti comunitari (Uvac), per merci provenienti dai Paesi interessati dall’allerta”.
Il ministero aggiunge che “sono stati inoltre gestiti, con segnalazioni alle autorità territoriali e attività di rintraccio, i sei messaggi sul sistema di allerta comunitario Rasff che riguardavano anche l’Italia. L’attività delle autorità sanitarie centrali e periferiche prosegue, anche alla luce di quanto concordato nel corso di una riunione di verifica e coordinamento”.