La giornata di mercoledì 2 agosto è stata introdotta da una macabra scoperta, all’interno di uno stabile dell’area dell’ex mercato ortofrutticolo di Poggioreale, quartiere alle porte della periferia orientale di Napoli.
Un cadavere in avanzato stato di decomposizione, infatti, è stato rinvenuto nel corso dei controlli operati dagli uomini della polizia locale che da giorni sorveglianza la zona. L’uomo – probabilmente di colore – è stato trovato su una branda con ancora un lenzuolo che lo ricopriva sino all’altezza delle spalle.
Le cause della morte, saranno vagliate dagli uomini della scientifica che insieme ai carabinieri sono sul posto per effettuare i rilievi del caso.
La zona che un tempo accoglieva il mercato ortofrutticolo, proprio in questi giorni è stata occupata da una comunità Rom che sino a poco tempo fa risiedeva all’interno del campo di via Brecce e successivamente nello stabile dell’ex Manifattura tabacchi.
Tuttavia, il cadavere è stato rinvenuto in un’area abbandonata e non abitata dalla comunità Rom.
Un controllo su un territorio, uno dei tanti degradati ed abbandonati della città, lasciati in balia dei rifiuti e di altre e complesse dinamiche, scattato in seguito alla denuncia del consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli.
“La polizia municipale, accogliendo anche il nostro appello dopo il sopralluogo di ieri, martedì, ha fatto un blitz nell’area dell’ex mercato ortofrutticolo, alle spalle del centro direzionale, trovando addirittura un cadavere”. Proprio 24 ore prima, martedì 1 agosto, nel corso della diretta con La radiazza di Gianni Simioli, aveva fatto un sopralluogo nell’area chiedendo “un intervento immediato per evitare che i rom si stanziassero in quegli spazi dove c’erano diversi pericoli per le pessime condizioni igienico sanitarie e per le strutture pericolanti dove stavano cominciando a sistemare i materassi”.
“Ora sono in corso gli accertamenti dovuti per capire se il decesso sia avvenuto per cause naturali o meno” ha aggiunto Borrelli ribadendo che “se vogliono vivere nella nostra comunità, i rom devono rispettare la legge, per garantire a loro condizioni di vita degne di un Paese civile e per impedire quei contatti con la malavita locale che sono alla base di tante illegalità di cui sono spesso protagonisti, a cominciare dall’accensione dei roghi per distruggere i rifiuti”.
“In questo modo riusciremo a disinnescare il razzismo e il populismo su cui soffiano, irresponsabilmente, alcune forze politiche” ha concluso Borrelli chiedendo “interventi straordinari in tutti i campi rom della regione per ristabilire la legalità”.