Una fitta nube di fumo nera che sovrasta i più sommessi capannelli di fumo bianco che ancora s’innalzano dall’adiacente Vesuvio: anche a Ponticelli, durante una sonnacchiosa domenica di luglio, si risveglia l’incubo degli incendi.
All’incirca otto focolai appiccati contemporaneamente, in un momento in cui è risaputo che gli automezzi dei vigili del fuoco sono tutti impegnati a domare gli incendi insorti in altre aree sensibili della Campania: una tempistica e una modalità d’esecuzione che non lasciano dubbi in merito alla natura dolosa degli incendi.
Il focolaio più difficile da domare al momento è quello insorto in via Virginia Wolff, ironia della sorte, a pochi passi dalla stazione dei vigili del fuoco e dall’ex Campo rom ormai adibito a discarica abusiva videosorvegliata, in attesa della bonifica del terreno. Stando a quanto riferito dai vigili urbani sopraggiunti per bloccare il transito delle auto lungo le strade rese impraticabili dalle colonne di fumo nero, le fiamme sarebbero giunte fino a Caravita, frazione del vicino comune di Cercola. Strada inibita al traffico quindi, in molti tratti resi impraticabili dalle fitte nubi di fumo che, complice il vento che soffia “a favore delle fiamme”, le operazioni di spegnimento restano piuttosto complesse e ad aggravare la situazione concorre il ritardo con il quale le autobotti, impegnate su più fronti, stanno giungendo sul posto.
Pertanto, si stanno propagando nell’area e per diversi chilometri, ceneri derivanti dalla combustione di materiali di varia natura che rendono l’area irrespirabile, creando tangibili fastidi alle vie respiratorie e alla vista. Gli stessi uomini coinvolti nelle operazioni di spegnimento e messa in sicurezza, si stanno misurando con notevoli disagi.
Gli altri focolai sono stati appiccati nel terreno incolto e ricco di rifiuti, compreso tra via Carlo Miranda e il parco Merola, oltre che tra le sterpaglie che costeggiano lo stesso “parco dei murales”.
I civili, i residenti in zona e i proprietari dei terreni coinvolti negli incendi, stanno provando a domare le fiamme come meglio possono, in attesa dei soccorsi.
Ben più seria la situazione lungo i terreni di via Aldo Merola, chiusi e recintati con lamiere anche d’amianto che adesso stanno andando a fuoco.
Scena analoga, ma molto più drammatica in via Califano, la strada che ogni lunedì e giovedì accoglie il mercato rionale, dove interi chilometri di coltivazioni e di serre sono andati distrutti e soprattutto le fiamme hanno divorato anche un canile rimediato dalle persone del posto per accudire i cani randagi e tenerli lontani dal pericolo rappresentato dalla vicina rampa della tangenziale. Non c’è stato nulla da fare per i cani lì sistemati, quando le persone del posto sono riuscite a raggiungere l’area, facendosi spazio tra le fiamme, era già troppo tardi, i loro amici a quattro zampe erano già stati ridotti in cenere.
Resta da accertare se le fiamme hanno interessato anche la villa Comunale di Ponticelli e in che misura.
L’azione incendiaria più eclatante di una lunga serie, quella andata in scena oggi a Ponticelli, tutte messe a segno a distanza ravvicinata da una mente che sta seguendo un piano criminale e strategico ben preciso, mirato a distruggere delle aree scelte tutt’altro che casualmente: l’incendio odierno, secondo gli abitanti della zona, sarebbe una sorta di atto voluto per “riattirare l’attenzione” delle istituzioni sulla periferia est e sul quartiere Ponticelli, una sorta di gesto di stizza consequenziale al “clamore mediatico” riscosso, negli ultimi giorni, dal Vesuvio in fiamme.