Via Mastellone: Un’arteria cruciale della VI Municipalità di Napoli che congiunge Ponticelli e Barra. Una strada a doppio senso di marcia, divisa da uno spartitraffico.
Una strada che a più riprese è stata al centro di vicende poco edificanti: il campo rom e la discarica abusiva insorte nei terreni che costeggiano la strada, la rete fognaria spesso andata incontro a consistenti fuoriuscite di acqua putrida e maleodorante con tutti i disagi annessi in termini di viabilità e vivibilità.
Adesso, lungo il marciapiede che costeggia la strada nel senso di marcia che va da Barra verso Ponticelli, esiste e persiste una vera e propria discarica a cielo aperto che si estende per diversi metri. Dai rifiuti domestici, quindi i classici sacchetti della spazzatura che per inciviltà e pigrizia vengono gettati in strada pur di non rispettare la raccolta differenziata, ai rifiuti speciali: Mobili, pneumatici usati, carcasse di automobili, salvagenti sgonfi e giocattoli di gomma, carta, plastica, cartone, materassi.
Oltre al cattivo odore e ai comprensibili disagi che derivano dalla presenza di quella vera e propria discarica a cielo aperto nel bel mezzo di una strada urbana, quell’ammasso di rifiuti rappresenta una fonte di concreto pericolo, basta pensare ai rischi che provocherebbe un incendio del materiale adagiato lungo quella strada. Rischi per la salute, in primis, poiché la combustione di quel materiale rilascerebbe nell’aria sostanze cancerogene ed inquinanti. Com’è possibile che venga permessa l’insorgenza di un così consistente accumulo di rifiuti, nel bel mezzo di una strada percorsa ogni giorno da centinaia di persone, tra le quali, consiglieri, assessori, forze dell’ordine, vigili urbani…?