Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani si associa all’iniziativa indicata dal ministro Valeria Fedeli, in merito alla diffusione dei valori presenti all’interno della nostra Carta costituzionale, fondamentali cardini per il progresso morale ed economico del nostro Paese.
La battaglia per la legalità, in un momento d’incertezza e distopie globali, alimentate dalla circolazione di messaggi distorti e perturbanti, finalizzati a celebrare la violenza, la criminalità, il cinismo dilagante, rimane l’unico strumento a disposizione per contrastare la minacciosa avanzata dell’intolleranza e dell’antidemocrazia. “La Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. La Costituzione è un pezzo di carta, la lascio cadere e non si muove. Perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile. Bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità.” Le parole di Piero Calamandrei, tratte dal discorso agli studenti milanesi del 26 gennaio 1955, inducono ad una profonda riflessione: la conoscenza della nostra identità civica e nazionale non può essere scompagnata dall’entusiasmo nei confronti della libertà di cui godiamo; la disaffezione verso la politica nasce proprio dal senso di estraneità del singolo rispetto alla collettività. Da tale scollamento nascono il malaffare, la corruzione, la delinquenza e talvolta l’opportunismo nelle alte cariche.
Siamo convinti, che, ancora di più oggi, solo attraverso l’educazione alla cittadinanza attiva e ai diritti umani si possano diffondere i valori dell’etica morale, della giustizia, del rispetto della persona umana, della libertà, della sovranità popolare nelle future generazioni.
Il 20 luglio si concluderà la fase di mobilità; auspichiamo si possa attuare in ogni provincia un potenziamento degli organici di tutte le scuola di ogni ordine e grado tale da favorire la divulgazione dei temi della legalità e del Diritto soprattutto in quelle aree più diseredate del nostro Meridione, in cui il senso dello Stato, la consapevolezza civica, il rispetto delle regole sono spesso messi in discussione, quando non irrisi.
A tal fine sarebbe opportuno un poderoso sforzo “strategico” da parte degli USR, degli USP, dei dirigenti e delle autorità competenti (MIUR), per consentire ai docenti della classe di concorso A-46 – discipline giuridiche ed economiche (ex A019) di operare in maniera capillare in tutte le realtà sociali, nelle quali il valore della collettività tarda a consolidarsi, in funzione di un selvaggio individualismo / familismo. E’ proprio vero: sviluppo, legalità e cultura sono un tripode.
“Io sono orgoglioso di essere cittadino italiano, ma mi sento anche cittadino del mondo, sicché quando un uomo in un angolo della terra lotta per la sua libertà ed è perseguitato perché vuole restare un uomo libero, io sono al suo fianco con tutta la mia solidarietà di cittadino del mondo.” (Messaggio di fine anno di Sandro Pertini agli italiani, nel 1978)