Allarme obesità nella “capitale della pizza”: la Campania è la Regione con la percentuale più alta di obesi.
Le statistiche dicono che in Italia, quasi il 40% della popolazione è in sovrappeso e più del 10%, – pari a 6 milioni di persone – è in sovrappeso, secondo la SICOB – Società Italiana di Chirurgia Bariatrica – in Campania la situazione è molto più allarmante. La percentuale di obesità infatti arriva al 18% e il tasso di sovrappeso della popolazione sfiora il 50%, soprattutto tra i giovani.
Gli obesi in Campania sono 500.000 e i fattori di rischio annessi a questa patologia destano sempre maggiore preoccupazione per le sorti della salute della popolazione. L’obesità grave, infatti, incide pesantemente sulla qualità di vita delle persone che ne sono affette riducendo le aspettative di vita di quasi 15 anni. A questo si aggiunge il rischio di morte per le comorbilità, come le malattie cardiovascolari che aumentano di oltre il 50% la mortalità e il diabete che determina il 40% di possibilità di decesso. Tra le malattie croniche connesse all’obesità vi sono anche le artropatie e i problemi della colonna vertebrale.
In aumento anche i tumori a carico di vari organi. La ripercussione in termini economici è notevole. I costi sanitari diretti per il paziente obeso aumentano di oltre il 50% rispetto a quelli sostenuti per un paziente normopeso, mentre quelli indiretti ammontano ad oltre 300 euro per persona l’anno con un aumento del costo pro-capite dell’8% per ogni punto di indice di massa corporea (dati del Ministero della Salute sulle strategie di intervento 2016-2019). Per la sola regione Campania quindi, la voce “obesità” comporta una spesa di circa 900 milioni di euro.
Ancora più sensibili i dati relativi all’obesità infantile che suggeriscono l’imponente necessità di introdurre un’appropriata educazione alimentare per abituare i bambini ad un regime dietetico più sano e meno ricco di cibo spazzatura e merendine ipercaloriche.