Doveva essere una serata di festa, in piazza San Carlo a Torino, invece si è tramutata in una notte da incubo, non solo per il risultato della finalissima di Champions League tra Juventus e Real Madrid che ha visto gli spagnoli avere la meglio sulla “Vecchia Signora”. La partita è finita 4-1 per il Real Madrid, ma non è questo il motivo per il quale nella piazza di Torino si sono vissuti attimo di panico e paura.
Migliaia di tifosi della Juve stavano assistendo alla finale di Champions League, quando un falso allarme bomba, ha generato ingenti danni: i feriti sono circa 1400, secondo l’ultimo bilancio, di cui 8 gravi.
Forse è stato il cedimento della ringhiera di una scala di accesso al parcheggio sotterraneo di piazza San Carlo – nel centro della piazza, di fronte al noto negozio d’abbigliamento Olympic – a scatenare il panico tra la gente, subito dopo il terzo gol del Real Madrid. Anche una vetrata del Caffè Torino, poco distante, si è frantumata: si sarebbe staccato l’intero infisso che reggeva il cristallo. Nella ressa, una ragazza è stata travolta e ora è ricoverata all’ospedale Molinette per lo schiacciamento del torace, le sue condizioni sono gravi. Come quelle di un bambino, anche lui con prognosi riservata per trauma cranico e toracico.
Nel giro di qualche minuto si è svuotata un’ala di piazza San Carlo a Torino, dove circa trentamila tifosi erano accalcati per assistere alla partita Juventus-Real Madrid. Centinaia di persone sono scappate travolgendo le transenne. Sono caduti i tavolini dei locali sotto i portici, sul marmo dei pavimenti sono rimaste macchie di sangue. La paura è durata poco, ma ci sono stati molti contusi, travolti dalla calca della gente che si stava allontanando e caduti sui tantissimi cocci di vetro abbandonati in terra – nonostante fosse vietato introdurre bottiglie non di plastica – fra scarpe, borse, sciarpe della Juventus e altri oggetti.
Confuse e contrastanti le testimonianze. “Un ragazzo ha lanciato un petardo dicendo che era una bomba”, ha riferito un testimone. Ma non si è sentita alcuna esplosione ed è più probabile si sia trattato di qualcuno che si è messo a urlare dopo il cedimento della ringhiera del parcheggio. Altri però riferiscono di non aver sentito nulla del genere. Secondo il prefetto di Torino, Renato Saccone, che ha raggiunto piazza San Carlo per rendersi conto di persona di quanto accaduto, “la causa di fondo è il panico, per capire che cosa l’abbia scatenato bisogna aspettare”.
La piazza si è svuotata quando gli altoparlanti hanno invitato i tifosi alla calma e a lasciare la zona. La ringhiera della rampa che porta al parcheggio sotterraneo è completamente divelta. Sui muri, sotto i portici, ci sono diverse macchie di sangue. Su quanto è accaduto le versioni sono ancora confuse: qualcuno parla di uno scoppio che si sarebbe sentito provocando il panico, altri di un’auto che si sarebbe avvicinata alla piazza. Ma non c’è alcuna conferma al momento. In piazza sono arrivate numerose autoambulanze per trasportare i feriti. A destare più preoccupazione è una donna di Domodossola, di 39 anni, ricoverata in prognosi riservata nell’ospedale Molinette. La giovane è stata intubata: ha un trauma toracico per lesioni da schiacciamento. Anche un bambino è stato ricoverato e poi trasferito all’ospedale Regina Margherita per trauma cranico e toracico. I pronto soccorso degli ospedali torinesi sono andati rapidamente in tilt per i troppi feriti e verso l’una molti sono stati indirizzati verso gli ospedali della prima cintura per le cure.
I carabinieri hanno fermato nella notte uno sciacallo che stava rovistando tra gli oggetti abbandonati nella fuga. Nel panico ci sono anche persone che hanno smarrito amici o parenti con i quali stavano assistendo alla finale di Champions League. Un soccorritore li sta aiutando a ritrovarli e scandisce i loro nomi con un megafono. La questura annuncia che è stato allestito un punto di raccolta per aiutare le persone a ritrovare amici e parenti smarriti nella calca. Ubicato in piazza San Carlo, nei pressi del maxischermo. Li si stanno raccogliendo anche tutti gli oggetti e gli effetti personali, come i cellullari, smarriti durante la fuga e domani avvisano i carabinieri chi è interessato potrà recuperarli dalle forze dell’ordine.
La procura della repubblica di Torino, intanto, ha avviato un’indagine per fare luce sulle cause e sulle eventuali responsabilità di quanto avvenuto ieri sera in piazza San Carlo durante la proiezione su maxi schermo della finale di Champions League. Come ipotesi di reato è stato formulato, per adesso, il ‘procurato allarme‘.
Negli ospedali della città la situazione nel corso della notte si è lentamente normalizzata: i feriti lievi sono stati tutti medicati e dimessi. Tutti codici verdi i feriti che si sono invece recati ai Pronto soccorso di Moncalieri, Chieri e Carmagnola in seguito agli incidenti avvenuti in piazza San Carlo. In particolare 100 al Santa Croce, 54 al Maggiore di Chieri e 30 al San Lorenzo di Carmagnola. Tutti giunti con i propri mezzi, i feriti presentavano, perlopiù, ferite lacero contuse e traumi distorsivi.
La direzione sanitaria ha immediatamente avviato le procedure di maxi-emergenza richiamando medici e infermieri che si sono immediatamente recati in servizio.
Anche il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni si sta occupando della vicenda: in mattinata ha sentito il ministro dell’Interno Marco Minniti e la sindaca Appendino.