Le immagini divulgate dai carabinieri, estrapolate dalle telecamere di sorveglianza di Torre Annunziata, comune dell’hinterland vesuviano, hanno scosso e non poco, non solo la comunità napoletana.
Scene prese in prestito da Gomorra che raccontano una realtà ben più vicina alla “Fortapasc” di Giancarlo Siani che alla fiction di Roberto Saviano.
Lungo le strade dell’entroterra vesuviano le quotazioni della criminalità appaiono in pieno spolvero, oltre che in netta ascesa.
Sono tutti giovanissimi i destinatari delle quattro ordinanze di custodia cautelare eseguite dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata e della compagnia di Torre del Greco nei confronti di un ventenne di Torre del Greco (Napoli) e di altri tre minorenni considerati vicini ai clan della zona Vesuviana.
I quattro, la sera del 27 dicembre scorso, a Torre del Greco, nel tentativo di rapinare un 21 enne del suo scooter, lo inseguirono tentando di ucciderlo a colpi di pistola.
Gli arrestati sono ritenuti responsabili di tentato omicidio, tentata rapina, porto abusivo di armi comuni e da guerra e munizioni.
Il ventenni è stato condotto in carcere; mentre gli altri tre in un istituto penitenziario minorile. Agli indagati minorenni è stata inoltre riconosciuta l’aggravante delle finalità mafiose.
Lo hanno inseguito e ferito per rapinargli lo scooter. Vittima della banda un 21enne che la sera del 27 dicembre scorso a Torre del Greco era a bordo del suo ciclomotore. I quattro erano partiti da Torre Annunziata per cercare un bersaglio da depredare, e in sella a 2 ciclomotori, dopo aver intercettato il 21enne, lo avevano inseguito per le strade della cittadina. Non riuscendo a raggiungerlo per portare a termine il colpo, avevano deciso di sparargli per bloccarlo, riuscendo a colpirlo al torace e costringendolo a fermarsi davanti a una pizzeria, dove due colpi di pistola sparati a distanza ravvicinata lo avevano raggiunto al torace, provocandogli lesioni che solo grazie al veloce soccorso del 118 non si rivelarono mortali.
Due degli arrestati hanno 16 anni e sono vicini alla cosca Gallo-Limelli-Vangone, attivi tra Trecase, Boscotrecase e Boscoreale, nel vesuviano. I militari dell’Arma hanno anche accertato che gli indagati minorenni avevano la disponibilità di armi e munizioni, tra cui un kalashnikov sequestrato il primo dicembre 2016 a Boscotrecase, nella roccaforte del clan.