Motivato e lucido come sempre, Maurizio Sarri, alla vigilia del match con il Cagliari che si disputerà allo stadio San Paolo sabato 6 maggio alle 18: “E’ una gara importantissima, dobbiamo avere grandi motivazioni domani, altrimenti non siamo una grande squadra”. Maurizio Sarri è chiaro, la sfida al Cagliari è un esame di maturità per il suo Napoli, che ha l’obbligo di vincere per sperare in un passo falso della Roma a San Siro e firmare il sorpasso al secondo posto.
Niente distrazioni, niente amnesie, come quelle che hanno provocato i pareggi con Sassuolo e Palermo, due dei quali al San Paolo, punti che pesano come un macigno su chi vuole andare direttamente in Champions League bisogna essere una grande squadra ed è quello che vogliono anche i circa 45.000 tifosi che domani pomeriggio saranno al San Paolo, ansiosi di sentire di nuovo la musichetta della Champions l’anno prossimo. Concentrazione massima ha ordinato il tecnico toscano che stasera terrà la squadra in ritiro nell’hotel del centro tecnico di Castel Volturno per limare la determinazione e non sottovalutare il Cagliari: “Serve umiltà, intelligenza – dice Sarri – non sarà una gara facile. Prima alcune squadre di metà classifica mollavano molto prima, ora invece stanno dimostrando grande professionalità nonostante il centro classifica piuttosto ampio”. Il tecnico non si fida dei sardi, come non si fida della crisi della Roma: “Alla Roma non manca niente, sono avanti e hanno una media punti importantissima. Noi ci abbiamo sempre creduto e continueremo a farlo. Dobbiamo solo fare il massimo dei punti”. Per farlo Sarri si affida all’ossatura forte del suo Napoli, che ha una rosa ampia e saprà reggere l’assenza di Koulibaly, squalificato: “Chiriches e Maksimovic stanno bene, decidiamo domani”, spiega il tecnico mentre gli spifferi dallo spogliatoio danno favorito il serbo.
Ci vogliono i leader domani e per questo Sarri lascia la porta aperta anche a Marek Hamsik nonostante il fastidio al polpaccio: “Per lo staff medico non ci sono rischi – spiega il tecnico – vedremo domani come si sente”, altrimenti è pronta la carta Zielinski.