Si presentano come macchie rugose al tatto, di colore dal rosa al mattone, alcune sono di aspetto squamoso o ricoperte di crosticine. Sono sotto gli occhi di tutti, perché compaiono in genere sulle zone cutanee esposte al sole, che ne è anche la principale causa. Ma sono anche molto spesso sottovalutate, perché frequenti forse o perché colpiscono maggiormente gli anziani, in particolare quelli con una lunga storia di esposizione al sole, come pescatori e contadini, ma anche velisti e sportivi in generale. E’ l’identikit della cheratosi attinica, vera e propria lesione tumorale della pelle, molto frequente tra la popolazione generale (in Italia interessa l’1,4% della popolazione generale e il 3% degli ultra-settantenni), causata da esposizioni prolungate e non protetta al sole. Queste lesioni possono evolvere in maniera imprevedibile verso il carcinoma squamo cellulare invasivo (SCC), il più frequente tumore della pelle non-melanoma che in Europa ha un’incidenza di 113-146 casi per 100 mila abitanti.
Una semplice visita dermatologica consente una diagnosi agevolmente. Il ventaglio di terapie è ampio ed in continuo aumento, con particolare interesse nei confronti del campo di cancerizzazione, ovvero il trattamento che consente di eliminare le lesioni visibili e la contestuale bonifica delle zone adiacenti nelle quali il fotodanno è comunque presente. Queste nuove strategie terapeutiche hanno il vantaggio di garantire risultati significativi in soli 2/3 giorni di terapia domiciliare, a seconda delle sedi coinvolte.