Costantino Giordano è il sindaco di Monteforte Irpino, eletto nel giugno del 2016, ricopriva il ruolo di vicesindaco nel precedente mandato e ha sconfitto il suo ex sindaco, ricevendo la fiducia dei suoi cittadini per i prossimi cinque anni.
Il neosindaco ha ricevuto una lettera di minacce, rinvenuta da un dipendente comunale nei pressi della guardiola di Palazzo Loffredo, sede del Comune della cittadina dell’hinterland irpino. All’interno della missiva una lunga serie di minacce di morte nei confronti del primo cittadino e del consigliere delegato ai lavori pubblici e fondi Europei, Carmine Tomeo. Entrambi gli amministratori, dopo aver letto il contenuto della lettera anonima, hanno deciso di rivolgersi al comando locale dei Carabinieri per sporgere denuncia e fare dunque luce sulla vicenda.
“Sindaco, devi morire – si legge all’interno della missiva intimidatoria – e lo farai per mano nostra. E’ arrivato il tuo momento – continuano gli anonimi – stai dando fastidio a tutti, ricordati che la pazienza ha un limite. Quindi o inizi a comportarti come si deve, o ti veniamo a uccidere come e dove vogliamo noi, senza aspettare che ti dimetta a fine anno“. Nelle righe successive, anche un riferimento ad Angelo Vassallo, Sindaco di Pollica assassinato nel 2010 in circostanze ancora non chiarite: “Ti uccideremo come il Sindaco-pescatore”.
Repentina la replica del Sindaco Giordano che ha pubblicato sulla sua pagina facebook una breve risposta, allegando il video del servizio realizzato da una nota emittente locale. “Dopo l’ennesima lettera a me indirizzata ho deciso di rivolgermi ai carabinieri e denunciare – scrive Giordano – Questi gesti vili e minatori non ci fermeranno e non influiranno in nessun modo sulla nostra attività amministrativa. Sono pronto ad andare avanti – conclude il primo cittadino di Monteforte Irpino – con la determinazione che mi ha sempre contraddistinto, oggi più che mai”.
Una prova di resistenza che non è piaciuta a chi cerca di forgiare il sindaco irpino alle proprie esigenze. Così un nuovo atto intimidatorio è stato rivolto al sindaco di Monteforte.
Oltre al sindaco Costantino Giordano, anche la consigliera delegata all’agricoltura e alle attività produttive Katia Renzulli, è finita nel mirino di chi non vede di buon occhio la nuova politica amministrativa di Monteforte.
La Renzulli ha scoperto che la sua auto, parcheggiata sotto casa, era stata danneggiata: squarciata una ruota, dentro una nuova lettera minatoria. La mano è la stessa, le minacce simili a quelle giunte il 21 aprile scorso, in quel caso rivolte al sindaco e all’assessore ai fondi europei Carmine Tomeo.
”Ti piace uscire sui giornali – si legge nella lettera – stavolta ti facciamo uscire col botto a te e Katia Renzulli. Capito bene?”.
Questo il tono della missiva che come le precedenti, in tutto sono tre, contesta l’operato della giunta in materia di attività produttive. Probabilmente, domani, giovedì 27 aprile, si terrà un consiglio comunale straordinario. Prevista anche una riunione del comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza che affronterà anche il caso del sindaco di Montoro Bianchino, al quale ignoti avrebbero prima incendiato una casa in campagna e poi l’auto.