Capua (Caserta), 19 aprile 1993 – Luigi Iannotta, è un politico e professionista di 49 anni, impegnato nella provincia di Caserta.
Viene assassinato il 19 aprile 1993 con numerosi colpi di arma da fuoco esplosi da ignoti. Si tratta di un attentato dimostrativo, perché si era opposto alle richieste estorsive dei clan della zona. Nel 2014 Luigi Iannotta viene riconosciuto vittima innocente della criminalità organizzata dal Ministero dell’Interno.
Iannotta, uno dei politici e dei professionisti più impegnati nella provincia di Caserta, giovanissimo aveva ereditato dal padre un’azienda di estrazioni di materiale calcareo che da anni dava lavoro a circa 15 famiglie del proprio paese. Luigi, benché avesse già intrapreso con amore l’attività di insegnante, si era caricato anche di questa nuova responsabilità, per garantire il sostentamento alle famiglie che lavoravano per l’azienda. Luigi viene, quindi, considerato l’uomo giusto per salvare dalla disoccupazione circa settanta dipendenti del consorzio CO.V.IN in scioglimento, di cui era da poco divenuto liquidatore. Luigi però non ha il tempo di svolgere il suo compito da liquidatore perché viene assassinato barbaramente da criminali della zona. Gli inquirenti da subito orientarono le indagini intorno alla sua attività imprenditoriale ed apparve chiaro che il professore Iannotta era stato vittima di un attentato dimostrativo. La camorra decide di colpire il professore per lanciare un segnale chiaro a tutta la classe imprenditoriale che voleva sottrarsi a reiterate richieste estorsive. Dal momento che le attività di investigazione non consentirono di acquisire elementi utili per la prosecuzione delle indagini, nel permanere ignoti gli autori del reato, il P.M. formulò richiesta di archiviazione accolta poi dal GIP. Il barbaro omicidio di Luigi distrugge un’intera famiglia. Il professore lascia nella più amara realtà la moglie e tre giovanissimi figli.