Lo spettacolo del brillante attore comico napoletano Gino Rivieccio è l’ultimo appuntamento della stagione teatrale 2016/2017. Rivieccio ripercorre la sua storia umana ed artistica attraverso quel legame viscerale e particolare che ha con la sua amata città.
Con un pizzico di amarezza ma al contempo con grande soddisfazione per il lavoro svolto, “Io e Napoli” recital scritto e interpretato da quel mago della recitazione che risponde al nome di Gino Rivieccio, concluderà la fortunatissima stagione teatrale targata 2016/2017.
L’attore partenopeo, che ha saputo caratterizzare il suo percorso artistico sia in teatro sia in televisione, è considerato fra i personaggi storici della comicità partenopea degli ultimi decenni: una comicità elegante e mai volgare.
“Io e Napoli” rappresenta un grande abbraccio, che dalla città arriva alle isole e alle solfatare del sorriso, rendendo unica e preziosa la celebrazione, ma, spesso, anche la denuncia. L’ironia e la riflessione si fondono in un percorso originale, lasciando spazio, talvolta, alla poesia, in un succedersi dialettico e incalzante, con quel tono caldo e sferzante tipici del comico partenopeo.
In questo spettacolo Rivieccio racconta Napoli, a suo modo, con i suoi pregi e i suoi difetti, ma con gli occhi un innamorato, per cui sono, quasi sempre, i pregi a prevalere. In primo piano ci sono le attese dei napoletani, abituati ad aspettare qualcuno o qualcosa, mostrando una pazienza enorme. La pazienza, grande pregio, può diventare, alla lunga, un difetto. Per questa ragione lo spettacolo esorta i partenopei a reagire, a ribellarsi alle ingiustizie, ai soprusi, alle discriminazioni di cui spesso sono vittime.
“La novità di questo spettacolo – spiega Gino Rivieccio – è rappresentata dalla presenza in scena di Antonello Cascone, al piano, e Fiorenza Calogero, una delle voci più interessanti del panorama musicale. Con Fiorenza mi alternerò in alcuni momenti canori, in particolare con un brano scritto per me da Bruno Lanza e Leonardo Barbareschi, Questa Napoli.”.
Io e Napoli vuole essere un piacevole viaggio tra monologhi, personaggi, tradizioni, aneddoti e canzoni, per decantare la grande pazienza dei napoletani, destinati sempre ad aspettare qualcosa o qualcuno, per migliorare la propria condizione. Alla fine il messaggio apparirà molto chiaro: provare a cambiare una realtà che offusca lo splendore di una delle città e delle regioni più belle del mondo».