Non esistono tradizioni culinarie o cerimoniali correlati a particolari ricorrenze che possano sbiadirne l’autorità in materia: è sempre il momento giusto, quando si tratta di gustare un’ottima pizza.
Le proposte a disposizione dei palati fini sono tante e davvero ben assortite, c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Quando l’arte legata all’antico fascino dell’oro bianco viene praticata con amore e permette a un pizzaiolo di maturare una solida esperienza, sinonimo di garanzia in termini di bontà e leggerezza dell’impasto, si fonde con l’estro creativo che lo porta ad avventurarsi nella scoperta di abbinamenti di sapori sempre nuovi e tutti da esplorare, ecco che nasce un capolavoro della gastronomia.
Maurizio Ferrillo della pizzeria Ferrillo di via Caravaggio al Vomero, rientra di diritto nella hit dei pizzaioli più abili a combinare tradizione ed innovazione, in un armonico e ragionevole compromesso che ha come risultante finale l’esaltazione del gusto, come piacere della vita da riscoprire e del quale beneficiare, boccone dopo boccone.
In quest’ottica si proietta una delle sue ispirazioni più riuscite e che ben incarna il modo di Ferrillo di “fare la pizza”.
“La Fiorita”: fiori di zucca, fior di latte, ciuffi di ricotta, pancetta a crudo, un filo di olio Evo a crudo. Un intreccio di sapori irresistibili che ben sintetizza l’anima poliedrica di un pizzaiolo che ama rispettare la tradizione, senza disdegnare la ricerca di nuove esperienze sensoriali.
Vellutata e saporita, “la fiorita” è quel genere di pizza che non permette alle papille gustative di desiderare altro.
Mangiare per credere!