La domenica delle Palme quest’anno in Vaticano profuma degli ulivi della Sardegna: distribuiti stamattina alle centinaia di migliaia di fedeli presenti in piazza San Pietro a Roma, venti quintali di ramoscelli d’ulivo provenienti dai diversi territori dell’Isola.
Una domenica delle palme all’insegna del terrorismo islamista che torna a colpire i cristiani in Egitto. Questa mattina verso le dieci, una fortissima esplosione ha devastato una chiesa a Tanta, cittadina sobborgo del Cairo, durante le celebrazioni della Domenica delle Palme. Fonti mediche locali parlano di “almeno 27 morti” e 78 di feriti. Poco dopo un altro kamikaze ha cercato di far una strage in una chiesa di Alessandria, dove la funzione era tenuta dal Papa copto Tawadros II. E’ stato fermato da due agenti di guardia alla chiesa, che sarebbero morti nell’esplosione assieme al terrorista. Il bilancio provvisorio è di 18 morti e 35 feriti.
Lo Stato islamico ha rivendicato sull’agenzia Aamaq l’attacco “alle chiese di Tanta e Alessandria”. Una fonte della sicurezza egiziana ha detto che l’esplosione a Tanta è stata provocata da un ordigno esploso all’interno della chiesa di Mar Girgis. In una dichiarazione alla Mena la fonte ha aggiunto che sono sul posto le squadre esperte di esplosivi per assicurarsi che non vi siano altri ordigni. Secondo la Tv di stato è possibile che l’ordigno sia stato fatto esplodere a distanza.
Le Chiese sono finite nel mirino dei terroristi islamisti, in particolare dell’Isis, più volte negli ultimi sei anni, e in particolare dalla presa del potere da parte del generale Abdel Fatah al-Sisi nel 2013.
Al-Sisi è sostenuto anche dalla minoranza cristiana del Paese, circa il 10 per cento della popolazione. Lo scorso 11 dicembre un kamikaze dell’Isis si era fatto esplodere alla Cattedrale Copta di San Marco del Cairo e ucciso 25 persone. L’Isis è presente con cellule nella capitale e controlla parti della penisola del Sinai.
L’attacco alla chiesa copta di Alessandria ha provocato la morte di 11 persone e il ferimento di altre 35. Lo rende noto il ministero della Sanità egiziano secondo quanto riferisce la tv.
La prima delle due esplosioni è avvenuta davanti chiesa copta Mar Girgis a Tanta, a nord del Cairo (25 morti), la seconda davanti alla chiesa di San Marco ad Alessandria (almeno 18 morti) dove il papa copto, Tawadris, aveva detto messa poco prima dell’esplosione avvenuta all’esterno della chiesa. Disinnescati due ordini nella moschea Sidi Abdel Rahim di Tanta, la seconda più importante della città.
L’Isis ha rivendicato, attraverso l’agenzia Amaq, gli attacchi alle chiese copte che hanno fatto strage a Tanta e ad Alessandria.
C’è nervosismo e ostilità nei confronti del governo egiziano di fronte alla chiesa copta di Tanta, nel Delta del Nilo, colpita stamattina da uno dei due attacchi terroristici dell’Isis che hanno fatto strage di cristiani.
L’Isis rivendica gli attacchi sanguinari alle due chiese alle chiese copte a Tanta e ad Alessandria in Egitto. Lo riferisce Amaq, ‘l’agenzia’ dello Stato islamico.