Un ragazzo di 16 anni è ricoverato in gravi condizioni, all’ospedale San Paolo di Napoli, ma non è in pericolo di vita.
Il giovane è stato accoltellato nella tarda serata di mercoledì 5 aprile in via Carlo Carrà, nel quartiere Pianura.
Secondo quanto ricostruito dalla polizia anche grazie alle poche informazioni fornite dalla stessa vittima, il ragazzo sarebbe stato avvicinato da alcuni ragazzi mentre era in sella al suo scooter. Il 16enne avrebbe reagito per evitare la rapina del ciclomotore e sarebbe stato ferito.
L’ennesima rapina finita in tragedia che cade nel giorno in cui si celebra l’anniversario della morte di un giovane, barbaramente ucciso per la stessa ragione.
Il 5 aprile del 2003, il giovane Paolino Avella che avrebbe compiuto 18 anni pochi giorni dopo, venne ucciso da due balordi che tentarono di sottrargli lo scooter, all’uscita del liceo scientifico “Salvatore Di Giacomo” di San Sebastiano al Vesuvio.
Paolino si oppose alla rapina e tentò di fuggire, forse sopraffatto dalla paura o forse per tentare di raggiungere la stazione dei carabinieri situata a pochi metri di distanza dal liceo. Ne nacque un autentico inseguimento: i malviventi, in sella ad un motociclo, inseguirono Paolino e speronarono il suo scooter, fino a provocarne lo schianto contro un albero che si rivelò fatale per il giovane residente a Pollena Trocchia.
A dispetto dei 14 anni trascorsi da quel giorno, ironia del destino, l’ennesima ed analoga vicenda di cronaca, s’incastona proprio in quella stessa data.
Un giovane ferito nel giorno in cui si commemora la morte di un giovane ucciso, per la stessa ragione e dalla stessa mano, quella della criminalità.
Un cancro inestirpabile quello che porta costantemente giovani ragazzi a derubare altri giovani ragazzi e che, pur di ottenere quello che rivendicano con la forza, sono pronti a tutto. Anche ad uccidere.