Fabio è un adolescente di Mugnano di Napoli, ha 13 anni ed è tornato a casa da scuola con gli occhi lividi, picchiato da cinque suoi coetanei che lo avevano incontrato per strada. Una delle tante, troppe vittime di bullismo, balzato agli onori della cronaca perché, una volta tornato a casa, ha raccontato tutto ai genitori che, dopo aver sporto denuncia, lo hanno portato in ospedale: la prognosi è di 7 giorni per traumi contusivi facciali.
Due dei cinque bulli sono già stati individuati dai carabinieri.
Nel frattempo il papà ha voluto denunciare l’accaduto sul web, sconcertato per quanto accaduto.
Questo il post scritto dal genitore, pubblicato insieme alla foto che mostra i lividi, le ferite, visibili e non, rimediate dal 13enne, vittima della violenza del branco: “Buonasera a tutto il popolo di Facebook, oggi vi mostro cosa sta diventando il mondo e ve lo mostrerò nel modo più vero e crudo. Vi mostrerò la faccia vera di quella merda che si chiama bullismo e vi prego di condividere e commentare perché quello che oggi è successo a mio figlio non deve e non dovrà accadere a nessuno. E mi raccomando, denunciate perché gli autori di tali soprusi non devono passarla liscia. Spero che siate tutti d’accordo con me. Mi raccomando, condividete!”.
Il post del padre ha fin qui superato le 30mila condivisioni. Un gesto forte, voluto per accendere i riflettori su un problema sociale fin troppo esteso e diffuso.
Secondo la ricostruzione del padre, il ragazzo stava rientrando a casa quando ha incrociato cinque ragazzini, forse suoi coetanei. In tre, dopo averlo preso in giro lo hanno anche aggredito. Il ragazzino, che era in compagnia di un suo amico, ha riportato contusioni guaribili in pochi giorni. Il 13enne, tornato a casa, ha raccontato in lacrime tutto ai genitori che subito sono andati in caserma per la denuncia.
Sul tema si è espresso anche il sindaco di Mugnano Luigi Sarnataro: “Quello che è successo ieri al piccolo è gravissimo e deve far riflettere tutti noi”, ha scritto su Facebook. “A lui e alla sua famiglia va tutta la mia solidarietà e vicinanza. Come istituzioni, insieme con le scuole e le famiglie, dobbiamo essere in prima linea per combattere la triste piaga del bullismo ed insegnare ai nostri ragazzi a ripudiare la vile logica del branco e della violenza. Intanto già nella giornata di ieri ho richiesto ai vigili urbani e ai carabinieri maggiori controlli, specie negli orari di uscita delle scuole, per prevenire altri simili episodi”.