Alcune decine di manifestanti aderenti alla rete antirazzista e ai centri sociali hanno occupato la sala congressi della Mostra d’Oltremare di Napoli dove domani pomeriggio è in programma una manifestazione con la presenza del leader della Lega, Matteo Salvini. Nella sala erano in corso i lavori di allestimento dell’impianto audio. I manifestanti hanno aperto dei cartelli e urlato slogan contro il leader della Lega. Da ieri in città sono apparsi striscioni contro l’arrivo di Salvini.
I manifestanti: “Saremo con la gente che manifesta contro Salvini in nome dei valori di umanità e contro il razzismo chiarendo fin da ora che non ci stiamo alle provocazioni” violente di chi “usa la manifestazione per altri fini. Chiunque lo farà che sia da parte delle forze repressive, dei provocatori o di manifestanti confusi, se ce ne saranno, si prenderà le sue responsabilità e la nostra implacabile opposizione”.
Così in una nota l’associazione antirazzista e interetnica 3 febbraio in vista della manifestazione organizzata a Napoli per domani in concomitanza con la presenza del leader della Lega. Per gli esponenti dell’associazione “Salvini è un barbaro, non nel senso di popoli che non parlano la lingua dei residenti (come da etimologia greca) ma come rappresentante, anche piuttosto rozzo, della nuova barbarie che sta sorgendo. Questa è fatta di violenza nei toni e nei fatti, di razzismo e di maschilismo, di ignoranza e intolleranza, di cattiveria e mediocrità. È un insulto all’umanità. Noi dell’Associazione 3 Febbraio ci siamo già fronteggiati con lui dappertutto in nome della solidarietà interetnica, dell’accoglienza e dell’umanità”. Secondo l’associazione però “è fondamentale contrastarlo in nome dei valori migliori che possono ispirare un’ umanità differente: la cultura dell’accoglienza, della pacificazione e della solidarietà interetnica”.
Il leader della Lega: “verrò a dire che bisogna conoscersi e rispettarsi; la battaglia è nazionale”, ha detto Matteo Salvini, parlando della sua presenza domani in città, visita che ha già scatenato proteste. “Bossi mi dice ‘interessati solo di Milano’ – ha aggiunto – io dico no perché avere giovani che lavorino a Napoli come a Reggio Calabria è fondamentale per tutti. Quindi la battaglia è nazionale”. Alle proteste dei “centri social, da Bologna a Roma, da Genova a Palermo, sono abituato, ci sono in giro dei figli di papà che amano fare a pugni in strada”, ha continuato Salvini. “Mi dispiace che De Magistris faccia poco il sindaco e tanto il capo ultrà”, è la risposta al sindaco di Napoli, che aveva detto che dove c’è il popolo che “manifesta pacificamente, con la satira, l’ironia e la cultura” ci sarà il sindaco. A giudizio di Salvini, De Magistris però “farebbe bene a interessarsi dei problemi della città. Non dico del lavoro, della criminalità e dell’immigrazione ma di questioni molto più terra terra come viabilità, buche, traffico, parcheggi, abusivismo”.
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