Due cittadini iracheni sono stati arrestati dai carabinieri nel loro appartamento di Segrate, nel milanese, dove sono stati sorpresi con oltre duemila pasticche di ossicodone, un potente farmaco oppioide simile alla morfina utilizzato dai malati di cancro per combattere il dolore.
Secondo quanto riferito dai militari della Compagnia di San Donato Milanese, i due stranieri incensurati di 24 e 37 anni avrebbero spacciato le compresse (vendute a 30-40 euro l’una) davanti ad alcune scuole superiori della periferia Sud Est del capoluogo lombardo.
A fare scattare le indagini, sono state proprio le segnalazioni fatte dai genitori di alcuni studenti e una madre che ha consegnato ai carabinieri una di queste pasticche trovate in tasca al figlio. Dopo aver constatato l’effettiva presenza dei due nei pressi di scuole e locali notturni, ieri pomeriggio i militari sono entrati in azione nella loro abitazione scoprendo i farmaci all’interno di due altoparlanti nascosti in un intercapedine della loro cantina insieme con una busta con 3.600 euro in contanti.
Le indagini sono iniziate circa un mese fa, dopo le segnalazioni di alcuni genitori che si erano accorti dello strano viavai davanti alle scuole. Pensavano si trattasse del solito spaccio di droghe leggere ma una madre ha trovato una pasticca nelle tasche del figlio e ha chiesto spiegazioni. Il 17enne ha detto che era un integratore per studiare, la donna non si è fidata e ha chiesto una consulenza ai carabinieri. Gli appostamenti hanno permesso di individuare gli spacciatori, arrestati ieri pomeriggio nel loro appartamento a Segrate. Le pasticche, vendute a 30-40 euro l’una, erano nascoste in due casse altoparlanti portatili che avevano nascosto nel box. Gli studenti usavano le pasticche per ottenere un effetto simile all’ubriacatura che durava 3-4 ore ma comportava l’assuefazione tipica dell’eroina.