La sala Foyer del PAN – Palazzo delle Arti di Napoli, a partire dalle ore 17 di venerdì 3 marzo e fino al 13 marzo, vestirà i colori e le emozioni di cui sono intrisi i dipinti di Antonio Raia, l’artista napoletano affetto da sclerosi multipla e che, a dispetto delle limitazioni fisiche imposte dalla malattia, continua a coltivare la sua grande passione per l’arte, avvalendosi di una tecnica unica al mondo, denominata “mista”: la parte grafica realizzata al computer, seppure, allo stato attuale, dopo aver quasi completamente perso la sensibilità alla mano destra, Antonio non riesce più ad adoperare il mouse, quindi si avvale del touch screen per creare le sue opere, il cui tratto peculiare e distintivo è “l’effetto spatola” che l’artista crea stendendo un po’ di colore sulla tela. La firma di Antonio Raia è l’impronta digitale del suo pollice.
Un tripudio di colori, senza forme e liberi dagli schemi, proprio come l’anima dell’artista, suo malgrado, intrappolata in un corpo che rende ogni giorno più difficile l’espressione della sua arte. La tela, quindi, diventa uno spazio da riempire con i colori della libertà e della vita.
I colori, carichi, forti, decisi sono i protagonisti incontrastati delle sue tele. La violenza dei colori è il veicolo di cui l’artista si serve per suscitare emozioni. Attraverso i suoi quadri Antonio Raia vuole trasmettere un messaggio semplice ed essenziale che, con grande emozione, ha più volte ribadito durante l’inaugurazione della mostra: “la vita è bella!”
“Siamo veramente molto contenti di ospitare la mostra di Antonio Raia qui al PAN. C’è in questa mostra un messaggio molto forte e potente che lui trasmette con delicatezza, ma anche con una grande determinazione. Un messaggio per la vita, in favore della vita, un valore in cui dobbiamo credere sempre di più. In un tempo, in un’epoca in cui ci sono bagliori di Terza Guerra Mondiale diffusi nel pianeta, da questo angolo di Napoli, da questo spazio dell’arte, viene il messaggio artistico più autentico. A elaborarlo e produrlo, tra l’altro, con dei lavori e una tecnica particolare, è una persona che trova in sé, nonostante le difficoltà, immensa forza e la straordinaria risorsa del vivere”: queste le dichiarazioni rilasciate da Nino Daniele, assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli che ha presenziato all’inaugurazione della mostra di Antonio Raia per portare un saluto istituzionale all’artista.
L’amministrazione targata de Magistris, non è nuova a questo genere di iniziative: da sempre vicina all’AISM – Associazione Italiana Sclerosi Multipla – al cospetto della richiesta di Antonio Raia di allestire una mostra al PAN, non ha esitato a realizzare il sogno di un artista che, attraverso le sue opere, ci consegna una lezione di vita tutt’altro che banale.
La mostra di Antonio Raia cade negli stessi giorni in cui le piazze italiane accoglieranno le gardenie dell’AISM: anche quest’anno, infatti, l’iniziativa – promossa dall’AISM, con la sua Fondazione FISM, con il patrocinio della Fondazione Pubblicità Progresso e sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica – potrà contare sabato 4, domenica 5 e mercoledì 8 marzo, sull’impegno di circa diecimila volontari in cinquemila piazze italiane, impegnati ad offrire una pianta di gardenia e che vedrà diverse figure istituzionali e il sindaco in primis, come di consueto, affiancare i volontari napoletani per supportare questa nobile causa.