Due viaggi, nella macchina perfetta del nostro organismo e tra stelle e pianeti dello spazio, per conoscere, sperimentare, imparare e divertirsi. Quattro anni dopo l’incendio che la distrusse, Città della Scienza si riappropria del suo ruolo di protagonista della vita culturale e italiana con due aperture evento: Corporea, il primo museo interattivo europeo dedicato al corpo umano, e il Planetario 3d, il più grande planetario 3d d’Italia che sarà anche cinema 3d. “L’apertura di Corporea ha un forte valore simbolico, chi immaginava di distruggere Città della Scienza ha determinato una reazione politica e istituzionale straordinaria”, questo il pensiero del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che oggi a palazzo Santa Lucia ha ospitato la conferenza stampa di presentazione dei due eventi, finanziati per un importo complessivo di 23,9 milioni di cui 18,6 con fondi della Regione e 5,3 a carico di Città della Scienza.
“In nessun’altra parte del mondo c’è mai stata tanta forza di andare avanti dopo un incendio di quelle proporzioni. Vogliamo – sottolinea Vincenzo Lipardi, consigliere delegato di Città della Scienza – che in Campania si metta in moto un processo che punta all’innovazione e alle start-up e per Bagnoli immaginiamo un futuro in cui l’area sia ancora più strategica per lo sviluppo”. Il museo interattivo su corpo umano, prevenzione e salute Corporea sarà inaugurato il 4 marzo, il giorno in cui nel 2013 la struttura di Bagnoli fu distrutta da un incendio.
Oltre 5000 metri quadrati su tre livelli, 14 isole tematiche (dall’apparato cardio circolatorio a quello digerente, da quello sessuale e riproduttivo ai cinque sensi), circa 100 exhibits, esposizioni, macroinstallazioni e postazioni interattive: grazie alle nuove tecnologie di realtà virtuale, giochi, laboratori e sperimentazioni, i visitatori potranno entrare nei più complessi meccanismi che regolano la vita umana. Un’esperienza unica che, nel rispetto della vocazione internazionale della Città della scienza, sarà possibile seguire in tre lingue: italiano, inglese e cinese.
“Una data simbolica per un nuovo inizio- dice Vittorio Silvestrini, il fisico che trent’anni fa inventò la Città della Scienza- dopo l’attentato incendiario che distrusse il Museo nel 2013. Abbiamo lavorato a testa bassa per tornare a essere un punto di riferimento nel panorama delle istituzioni culturali del Paese e del territorio. Città della Scienza dopo il rogo ha toccato con mano la solidarietà del Paese e dell’Europa: oltre 400mila tra cittadini, scuole, aziende, comunità locali hanno fatto a gara per donare piccoli contributi, che hanno portato a raccogliere circa 2 milioni di euro”.
Apre invece il 19 marzo a Città della Scienza il più grande e avanzato planetario 3d d’Italia. Ha un diametro di 20 metri, 120 posti a sedere e una delle più avanzate tecnologie al mondo. La macchina di ultima generazione e la speciale collocazione della cupola garantiscono un effetto di completo coinvolgimento dello spettatore, complice un’acustica che garantirà al pubblico uno spettacolo dell’universo unico e avvolgente. Il Planetario propone spettacoli e filmati, sia live che registrati, con cui ci si potrà immergere in un cielo notturno, scoprire le stelle dalle teorie degli antichi astronomi Greci fino ai grandi telescopi odierni, sapere come proteggere i cieli stellati dall’inquinamento luminoso, ripercorrere le missioni sulla luna, seguire i viaggi di sonde e navicelle spaziali che hanno esplorato al nostro il Sistema Solare, o ancora esplorare la materia oscura per comprendere perché l’Universo è come ci appare, da dove veniamo, e come si è evoluto in miliardi di anni.