Una domenica triste e drammatica, quella insorta una settimana fa a Cercola, comune dell’hinterland napoletano.
Lo scorso 22 gennaio, infatti, la giornata è stata introdotta da un andirivieni di pattuglie delle forze dell’ordine e di vigili del fuoco all’interno del Parco Quercia in via Europa.
Una giovane donna è morta in casa, probabilmente colta da malore. Sono stati i vicini ad allertare le forze dell’ordine, allarmati dal silenzio che trapelava dall’abitazione della donna.
Imma, 44enne insegnante di professione, in quell’appartamento viveva da sola. Orfana di madre fin da bambina, era cresciuta con il padre: un legame forte, intenso, il genitore aveva imparato a fargli anche da madre. Da poco, anche il padre era venuto a mancare e la giovane era rimasta sola in una casa piena di ricordi ed, improvvisamente, diventata troppo vuota e silenziosa.
Amici, conoscenti, residenti del posto descrivono Imma come una ragazza gentile, garbata, beneducata, colta, istruita, perbene, senza grilli per la testa e dedita a condurre una vita semplice e capace di godere dei valori più semplici ed autentici.
Imma può definirsi una giovane vittima della solitudine, incastonata in una vita segnata da un crudele destino che si è divertito a sottrarle prima gli affetti più cari per poi mostragli il suo volto più feroce ed anaffettivo, togliendole il respiro, quando avrebbe potuto ricostruirsi una famiglia.
Una morte che ha turbato e commosso profondamente la comunità cercolese che fatica ad accettare quella tragedia, nonostante si trascorsa già una settimana.