È risaputo che “l’Epifania porta via tutte le feste” e con loro, le grandi abbuffate che rappresentano una delle tradizioni più irrinunciabili legate al patrimonio gastronomico della nostra storia culinaria.
“Da domani, dieta!”: questo sarà il tormentone che ci accompagnerà nelle prossime ore e forte del fatto che volersi bene è la cosa più importante, il maestro pizzaiolo Maurizio Ferrillo, rilancia un altro principio ispiratore al quale aggrapparsi.
“Durante le festività natalizie, – afferma Maurizio Ferrillo – ci sentiamo quasi in dovere di godere dei piaceri della buona tavola. Un piacere che per giunta condividiamo con le persone che amiamo di più. Poi, inspiegabilmente, dopo le feste, ci lasciamo sopraffare dai sensi di colpa e ci sentiamo quasi in dovere di “punirci” per i peccati di gola che ci siamo concessi.
Il buon cibo, tutto l’anno, è uno dei piaceri più meritevoli di essere vissuti e che rende meno amare le preoccupazioni. Sarò di parte, ma credo che non esista un problema incapace di sbiadire davanti a una buona pizza.”
Il proprietario della pizzeria Ferrillo di via Caravaggio al Vomero sostiene che concedersi una buona pizza, soprattutto per coccolarsi al cospetto di un clima rigido com quello che contraddistingue questo periodo, rappresenta un atto d’amore verso sé stessi e sforna due proposte ad hoc per solleticare palato ed appetito: “genuina e succulenta, la mia pizza a base di pancetta, uova, basilico e pomodoro, merita di essere corteggiata ed assaporata. E restando sempre in tema di “pizza e pancetta”, anche la variante accompagnata da ricotta e fiori di zucca, merita una menzione speciale.
Mangiare per credere! E se proprio volete liberarvi dal senso di colpa… concedetevi anche una corsetta o un po’ di tempo da dedicare all’attività fisica.”