Per salutare il 2016 e dare il benvenuto al nuovo anno, il museo MADRE di Napoli, durante tutte le festività, sarà regolarmente aperto al pubblico, secondo i consueti orari (lunedì-sabato 10:00-19:30, domenica 10:00-20:00) e osserverà i seguenti orari nei giorni di:- sabato 31 dicembre 2016, ore 10:00-18:30 (ultimo ingresso ore 17:30) con visite didattiche gratuite alle ore 11:00 e alle ore 17:00 (su prenotazione al numero 081 19313016);- domenica 1 gennaio 2017 (Capodanno), ore 14:00–19:30 (ultimo ingresso ore 18.30) con ingresso gratuito al museo per tutto il pomeriggio e visita didattica gratuita alle ore 17:00 (su prenotazione al numero 081 19313016). E per aspettare insieme l’Epifania (venerdì 6 gennaio 2017) il museo propone il FBquiz_Il MADRE nella calza della Befana: dal 2 al 6 gennaio 2017, una settimana per ripercorrere la storia del museo mettendosi alla prova con lo #Speedcontest che permette di infilare “nella calza della Befana” un catalogo di una delle tante mostre del passato.
Partecipare al quiz è semplice, basta seguire il contestcollegandosi ogni giorno alle ore 12:00 alla pagina Facebook del MADRE (www.facebook.com/madrenapoli ) e rispondere per primi e correttamente al quesito proposto. Per saperne di più consultare il sito internet del museo (www.madrenapoli.it ). I vincitori dei 25 cataloghi in palio potranno ritirare il loro “premio” a partire da venerdì 6 gennaio, giorno dell’Epifania, in cui il museo sarà regolarmente aperto dalle ore 10:00-19:30. Un’occasione in più per i cittadini campani e i tanti turisti presenti a Napoli o in regione Campania per visitare, insieme ad amici e parenti, le mostre in corso, a partire da Retrospettiva a luce solida (fino al 6 marzo 2017), la grande mostra monografica diffusa in tutto il museo e dedicata a Fabio Mauri (Roma, 19262009), magistrale esponente delle neo-avanguardie della seconda metà del XX secolo, la cui pratica artistica – incentrata sull’esplorazione dei linguaggi della propaganda e dei meccanismi dell’ideologia, come dell’immaginario collettivo e delle strutture delle narrazioni mediatiche, in particolare cinematografica e televisiva – lo impone fra i più grandi e seminali artisti contemporanei a livello internazionale.
La mostra occupa la sala Re_PUBBLICA MADRE (piano terra), il mezzanino, la Sala delle Colonne (primo piano), tutto il terzo piano e il tetto-terrazzo. Mentre nella Project room (piano terra) e in otto sale dell’ala destra del secondo piano sarà possibile esplorare il percorso artistico della mostra di Gian Maria Tosatti Sette Stagioni dello Spirito (fino al 20 marzo 2017): rielaborazione e sintesi del progetto originario, promosso e organizzato da Fondazione Morra con il sostegno di Galleria Lia Rumma, che il giovane artista romano ha condotto dal 2013 al 2016 nella città di Napoli. Sette interventi/capitoli site-specific di Sette Stagioni dello Spirito che hanno originariamente permesso la progressiva riapertura e il recupero di alcuni edifici storici e monumentali, abbandonati o dismessi, della città di Napoli, radicalmente trasformati dall’intervento dell’artista: Chiesa dei SS. Cosma e Damiano ai Banchi Nuovi, ex Anagrafe Comunale di Piazza Dante, ex Magazzini Generali nel porto di Napoli, ex Ospedale Militare, ex Convento di Santa Maria della Fede, ex fabbrica nel quartiere Forcella e Convento della Santissima Trinità delle Monache. E fino a sabato 7 gennaio 2017 (chiuso il martedì), dalle ore 10:00 alle ore 16:00, sarà visitabile anche l’installazione 7_Terra dell’ultimo cielo presso il Convento della Santissima Trinità delle Monache, in via Santa Lucia al Monte, all’angolo con via Pasquale Scura, Napoli. Per informazioni contattare la Galleria Lia Rumma al numero 081 19812354 (dal martedì al sabato, dalle ore 10:00 alle 19:00).
Infine, in occasione delle festività natalizie è entrata a far parte della collezione del museo MADRE una nuova opera concepita e realizzata appositamente per il museo campano d’arte contemporanea: Presepio (2016) dell’artista, scrittore e attivista politico Jimmie Durham (Arkansas, 1940) profondamente legato alla città di Napoli. L’opera è esposta al secondo piano del museo, nella Sala Clemente.