I medici dell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli (Napoli) hanno portato a termine un trapianto di tibia da cadavere con ricostruzione plastica dell’arto e utilizzo di cellule staminali. L’intervento, effettuato su una giovane paziente, vittima di un grave incidente e che rischiava l’amputazione di una gamba, è durato 13 ore. Svolto qualche giorno fa, viene reso noto solo ora alla luce del buon esito della degenza. Intorno al tavolo operatorio ha lavorato un’equipe multidisciplinare guidata dal primario dell’ortopedia del Santa Maria delle Grazie, Pasquale Antonio D’Amato e composta da un chirurgo plastico, due anestesisti e tre ortopedici.
La paziente era arrivata in Pronto soccorso a seguito di un grave incidente stradale nel quale aveva subito la frattura del femore sinistro e la quasi completa disintegrazione della tibia; le gravi ferite alla gamba avevano orientato i medici del Pronto soccorso a chiudere i vasi sanguigni aperti per evitare il dissanguamento. Questa scelta, necessaria per salvare la vita, aveva determinato la necrosi dei tessuti, tanto da rendere praticamente obbligatoria la scelta dell’amputazione dell’arto.
“Il trapianto della tibia da cadavere era l’ultima opzione all’amputazione – spiega D’Amato – si trattava di una scelta rischiosa, data la grande quantità di complicanze possibili. Nel corso dell’intervento abbiamo rimosso i tessuti morti, inserito 30 centimetri di tibia da trapiantare aumentandone la compatibilità e la capacità di attecchimento con un impianto di cellule staminali prelevate dal bacino. Abbiamo poi ricostruito i muscoli e la pelle attraverso un autotrapianto da muscoli dorsali, rivascolarizzato il tutto ricostruendo il sistema artero-venoso”. I medici hanno preferito un intervento del genere, spiega ancora il dottor D’Amato, “perché, nonostante le condizioni disperate della tibia, il piede era in buona condizione grazie alla miracolosa integrità delle due arterie principali della gamba. Ringrazio tutta l’equipe per il lavoro di assoluta eccellenza realizzato”.
La riuscita di quest’intervento, dichiara il manager della Asl Napoli 2 Nord Antonio D’Amore, “è la testimonianza forte che nella nostra sanità ci sono tutte le risorse per eccellere. Perché i cittadini lo percepiscano, però, è importante che a questi interventi di grande rilievo si affianchino le tante piccole attività di tutti i giorni. Anche su questo stiamo registrando significative inversioni di tendenza, dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione”.
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