Fabrizia Di Lorenzo è un’immagine-simbolo dei giovani italiani di quest’epoca: appartiene alla cosiddetta generazione Erasmus, anche lei era un cervello in fuga costretto a ricercare altrove una collocazione ben più consona alle sue ambizioni.
Fabrizia ha scelto un percorso formativo orientato all’integrazione tra i popoli e alla lotta alla discriminazione. Dopo la laurea triennale alla Sapienza di Roma in Mediazione linguistico-culturale, ha conseguito la magistrale all’Alma Mater di Bologna in Relazioni internazionali e diplomatiche e un master alla Cattolica di Milano in tedesco per la comunicazione economica. Da qualche anno vive a Berlino, dove lavora in un’azienda di trasporti.
Una vocazione, quella di Fabrizia, che emerge anche da frasi, citazioni, immagini postate su Twitter, un susseguirsi di messaggi contro la discriminazione razziale e appelli a non confondere il terrorismo con l’immigrazione. L’ultimo cinguettio risale al 5 dicembre, con il video della scena del film “La meglio gioventù” in cui il professore universitario, durante un esame di medicina, invita Nicola (Luigi Lo Cascio) a lasciare l’Italia, un Paese di dinosauri, in cui non cambia mai nulla.
Proprio lei, inverosimilmente, è rimasta vittima della follia omicida volta allo sterminio di massa.
L’allarme è scattato in mattinata quando Fabrizia non si è presentata al lavoro, ma i familiari hanno da subito temuto il peggio, da quando, negli istanti immediatamente successivi all’attentato ai mercatini di natale, hanno cercato invano di mettersi in contatto con lei, senza ricevere risposta. Il suo cellulare è stato poi ritrovato sul luogo dell’attentato.
La madre e il fratello sono partiti immediatamente per la Germania per essere sottoposti all’esame del Dna. Solo dopo la comparazione del profilo genetico con le vittime non identificate hanno potuto constatare che Fabrizia ha perso a vita nell’attentato messo a segno lo scorso lunedì.
In migliaia a Sulmona, paese d’origine della giovane, hanno partecipato alla «fiaccolata della solidarietà» organizzata in memoria di Fabrizia. Un’occasione per stringersi attorno ai familiari della giovane ed accendere la speranza di un destino meno autodistruttivo per l’umanità.
L’aereo con la salma di Fabrizia Di Lorenzo, uccisa nella strage di Berlino, è arrivato all’aeroporto militare di Ciampino, a Roma. L’Airbus 319 della Flotta di Stato è atterrato alle 11.25.
Ad accogliere il rientro in Patria della nostra connazionale rimasta uccisa nella strage al mercatino di Natale di Berlino, c’erano, tra gli altri, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il ministro della Difesa Roberta Pinotti, il presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso e il sindaco di Sulmona Annamaria Casini.
Un lungo abbraccio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha concluso l’incontro che i genitori e il fratello di Fabrizia Di Lorenzo, morta nella strage di Berlino, hanno avuto col capo dello stato all’aeroporto di Ciampino, dove è arrivato l’aereo della flotta di Stato che ha portato in Italia il feretro della giovane e i suoi familiari. Il padre Gaetano, la madre Giovanna e il fratello Gerardo, scesi dall’aereo hanno trovato sottobordo un pulmino dell’Aeronautica militare che li ha accompagnati fino all’ingresso dell’aerea riservata al 31° Stormo dell’Aeronautica militare. Qui i familiari della giovane di Sulmona morta nell’attentato di lunedì scorso a Berlino, sono stati accolti dal presidente Mattarella e dalle altre autorità presenti.
Nel frattempo dal portellone posteriore del velivolo è stato sbarcato il feretro che è stato successivamente posizionato a bordo di un carro funebre. Il mezzo si è quindi spostato per raggiungere il 31° Stormo. Qui, prima che la signora Giovanna, accompagnata accompagnata sottobraccio dal marito Gaetano e dal figlio Gerardo deponesse una rosa rossa sulla bara bianca adagiata all’interno del carro funebre, il cappellano militare don Michele Loda ha impartito la benedizione. Prima di lasciare l’aeroporto i familiari hanno ricevuto un lungo abbraccio da parte del presidente Mattarella. Il carro funebre è ora diretto a Sulmona dove, a quanto si è appreso, lunedì alle ore 11 verranno celebrati i funerali nella cattedrale di San Panfilo.