Siamo a 12 gol in 21 partite per Gonzalo Higuain, alcune di queste nemmeno dal primo minuto come nella contestatissima sfida all’Inter in quel di San Siro. L’argentino dopo uno straripante inizio in bianconero aveva attraversato un periodo di leggero calo di forma e prestazioni, ma soprattutto di realizzazione con quasi 300 minuti senza andare in gol. Un’astinenza curiosamente coincisa con l’infortunio del gemello del gol e connazionale Dybala, da quel momento sostituito dal simile Mandzukic. Fra lui e il croato, chi ha patito di più la presenza dell’altro a livello realizzativo è stato inaspettatamente l’ex Napoli. Più corsa, maggior pressing e lavoro a servizio della squadra: un lavoro piaciuto molto ad Allegri, meno ai fantallenatori che avevano speso fortune per il n.9.
Ma l’ultima partita, il derby della Mole, è tornato a deciderla lui con una doppietta da sogno: era già tornato al gol con la Dinamo Zagabria in Champions League, ma serviva la grande affermazione in campionato per sancire il suo definitivo ritorno ai livelli che gli competono. L’incidenza dei gol del Pipita sui risultati della Juve è di meno della metà rispetto a quanto pesavano lo scorso anno all’ombra del Vesuvio, come illustra una infografica elaborata da sports.bwin.it.
Higuain ad oggi ha inciso per il 31% dei punti della Vecchia Signora, una miseria apparentemente rispetto al 69% dello scorso anno, quando però Napoli e vittoria avevano un solo comune denominatore, Gonzalo Higuain. In Serie A sono al momento 4 i gol vittoria dell’ex Real Madrid con la maglia bianconera, mentre in maglia azzurra in 16 presenze aveva totalizzato 14 gol, 7 dei quali decisivi ai fini dei 3 punti, più uno letale per il pari. La maggior concorrenza e capacità della Juventus di andare in rete ed ottenere i tre punti fa ovviamente apparire il pipita come un giocatore meno extra-terrestre, ma i suoi numeri in bianconero restano sensazionali.
Anche in Champions sono buone le medie, dove Higuain ha inciso per il 28% dei punti conquistati nel girone vinto dalla squadra di Allegri, segnando un gol decisivo per una vittoria ed un pareggio.
Oggi Higuain è tornato al gol, ha ritrovato il compagno Dybala e vive la concorrenza con Mandzukic forte del peso dei propri gol e di un valore aggiunto al suo stesso gioco, non facile da trovare a 29 anni dopo una carriera vissuta solo per il gol: la capacità di giocare e lavorare non solo per se stesso ma per la squadra, a ciò bisogna riconoscere enormi meriti ad Allegri.
Se questo basterà per rendere finalmente la Juventus anche campione d’Europa, oltre che per la sesta volta di fila in Europa, sarà innanzitutto il porto a dirlo, negli ottavi di finale in programma a febbraio.