Erano sulle tracce della banda dedita a svaligiare gli appartamenti già da diverso tempo, così i carabinieri di Melito, comune della provincia di Napoli, sono entrati in azione cogliendoli in flagranza di reato, seppure non potevano prevedere la reazione dei cinque malviventi.
Si tratta di una banda di rapinatori seriali d’appartamenti di origine rom, dedita a colpire soprattutto nel comune di Melito e alla vista degli uomini in divisa che hanno fatto irruzione nell’abitazione dove stavano mettendo a segno l’ennesimo colpo, per cercare di guadagnare una via di fuga, hanno provato ad aggredire un ufficiale dei carabinieri.
L’episodio si è verificato durante la serata di ieri, 9 dicembre, intorno alle 20, quando i militari hanno fatto irruzione in uno stabile dove cinque uomini di etnia rom stavano “visitando” un appartamento. L’intervento dei carabinieri è stato provvidenziale non solo per evitare che la casa finisse completamente svuotata ma, soprattutto, per identificare e arrestare i cinque ladri.
Due dei cinque membri della banda non hanno accettato di buon grado la trappola tesa dai carabinieri e così hanno tentato un’improbabile fuga. Uno è stato fermato praticamente subito, l’altro invece ha cercato di aggredire un capitano dei carabinieri, comandante della compagnia competente per territorio che ha coordinato il lavoro d’indagine sul caso della banda degli appartamenti. L’ha strattonato e ha provato a scappare, ma l’ufficiale è riuscito a bloccare, non senza difficoltà, il “fuggitivo”.
Dai controlli è emerso che i cinque ladri vivevano tutti in un campo rom nelle vicinanze, a Secondigliano, a pochi chilometri di distanza dalla comune erto a loro territorio di caccia.