Napoli: E’ stata inaugurata oggi, 6 Dicembre, presso la Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta, ‘i Tesori Nascosti ‘: una mostra curata da Vittorio Sgarbi .
“I tesori nascosti di Tino di Camaino, Caravaggio, Gemito“; facciamo riferimento nello specifico a 50 capolavori di oltre cento autori, provenienti da collezioni private dal XIII al XX secolo. Sgarbi ha confermato che il 28 dicembre, evento collegato alla mostra (aperta fino al 28 maggio), arriverà al Museo d’arte contemporanea Madre di Napoli ‘la nativita” di Caravaggio, uno dei più celebri capolavori del Merisi che si trova al museo regionale di Messina.
“Una mostra che in realtà è un museo – ha spiegato Sgarbi – l’arte non ha territori, né temi. Per questo abbiamo portato in questa chiesa, che di per sé è già un capolavoro, questa immensità di bellezza davanti alla quale vi sentirete storditi”.
L’intento effettivo di questa mostra/museo è quello di “portare letteralmente alla luce” ciò che normalmente è “nascosto”: opere d’arte provenienti da collezioni private e che spesso non sono esposte nei musei pubblici, ma appartengono a fondazioni bancarie, istituzioni e collezionisti privati – di conseguenza, difficilmente visibili al grande pubblico. Si tratta dunque di dare spazio al mistero del collezionismo, che secondo Vittorio Sgarbi è «l’interesse per ciò che non c’è». Valore aggiunto della mostra napoletana poi, è proprio la sede che la ospita:anch’essa un “tesoro nascosto”, ovvero la Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta, fu edificata nella prima metà del VI secolo nell’area più antica della città, la prima dedicata alla Vergine, dopo un periodo di abbandono, la Basilica torna al suo splendore come “contenitore” di pregio, “tesoro tra i tesori” ospitati al suo interno.
La mostra dipinge un quadro della “geografia artistica” italiana ospitando nella Basilica, i capolavori provenienti da diverse scuole e regioni. All’eterogeneità geografica si associa poi quella temporale: le opere attraversano un arco di tempo che va dal XIII secolo sino al Novecento, con l’obiettivo di mostrare l’evoluzione artistica di stili e correnti che si dipana tra una testa di maestro federiciano del 1250, sino a un autoritratto di Antonio Ligabue.
Il sito espositivo osserverà i seguenti orari: dal Lunedì al Venerdì dalle 10 alle 20, mentre Sabato e Domenica sarà aperto dalle 10 alle 23. E’ inoltre inclusa nel biglietto una “App” che mette a disposizione i contenuti della mostra, illustrati da una audio-guida d’eccezione: Vittorio Sgarbi. Sono previste visite guidate e una ricca offerta didattica per le scuole, il cui programma è scaricabile direttamente dal sito della mostra: www.itesorinascosti.it