A una settimana di distanza dalla morte, Cuba ha conferito l’estremo saluto a Fidel Castro. Le ceneri del Leader Maximo sono state seppellite nel cimitero di Santa Ifigenia, a Santiago de Cuba, in una cerimonia in forma privata e chiusa al pubblico.
Il corteo funebre ha percorso due chilometri da plaza de la Revolucion, dove le ceneri sono state depositate in nottata, al cimitero sulla avenida Patria, mentre sul ciglio della strada migliaia di persone sono tornate a salutare il comandante in jefe.
”Giuriamo di difendere la patria e il socialismo. Fidel, hasta la victoria siempre”. Raul Castro si è rivolto così ai cubani. E la risposta delle migliaia di persone, riunite in Plaza de la Revolucion a Santiago de Cuba per l’ultimo omaggio pubblico al Comandante en Jefe, e’ stata chiara: ”lo giuriamo”. Stanco e con la voce roca, Raul parla al suo popolo e citando l”’esempio” di Fidel dice: ”Ci ha mostrato quello che potevamo fare, quello che possiamo fare. E ora quello che potremmo fare. Si’ se puede”. La folla risponde: ”si se puede”. Una frase storica, rievocata da Barack Obama nella campagna elettorale del 2008 con ‘Yes we can’.
Ripercorrendo le tappe della vita di Fidel, incluse le piu’ difficili, Raul ricorda la crisi dei missili e ”l’impero americano”. Ma Fidel ”ci ha mostrato che abbiamo potuto creare una Cuba libera, trasformata in una potenza dal punto di vista della medicina e della biotecnologia”. ”Ci ha mostrato” che se si e’ potuto combattere per la ”Namibia libera, per l’Angola e per l’apartheid”, e che quindi Cuba ce la puo’ fare, ”si’ se puede”.
”Si e’ potuto, si puo’ e si potra’ superare qualsiasi ostacolo per l’indipendenza, la sovranita’ della patria e il socialismo”. Dalla folla si alza un fragoroso applauso.
Raul coglie l’occasione dell’ultimo saluto pubblico al Comandante en Jefe per ringraziare ”ancora una volta” il popolo cubano per ”il rispetto e l’amore” mostrato a Fidel in questi giorni.
”Milioni di persone hanno firmato i registri della rivoluzione”, quei registri delle condoglianze che hanno consentito ai cubani, firmandoli, di dare il loro personale saluto a Fidel. ”Sono rimasto impressionato dalla reazione dei giovani” aggiunge. E la Plaza de la Revolucion e’ piena proprio di giovani. La cerimonia di saluto e’ piu’ breve di quella simile che si e’ svolta a L’Avana. Ed e’ dedicata solo al popolo cubano. Le personalita’ presenti, fra i quali Nicolas Maduro presidente del Venezuela, non intervengo. A parlare dal palco sono le associazioni dei lavoratori, degli agricoltori, dei combattenti della rivoluzione cubana. Fidel era un ”soldato delle idee” dice il presidente del sindacato dei lavoratori. ”Ci ha mostrato che i principi non si discutono, si difendono a ogni costo” gli fa eco il presidente dell’associazione degli agricoltori.
”Porteremo avanti la rivoluzione con lealta’, continueremo l’opera” aggiunge il presidente dell’associazione dei combattenti della rivoluzione cubana. ”Gli studenti non lo tradiranno, non falliranno nella loro opera di portare avanti la rivoluzione” dice il presidente dell’associazione studentesca.
La piazza ascolta, canta ‘Yo soy Fidel’. Fra la gente si percepisce un partecipazione sincera. ”Dobbiamo moltiplicarlo, dobbiamo creare tanti Fidel” dice Rita Maria. Con l’intervento di Raul Castro si è chiuso l’ultimo saluto pubblico a Fidel Castro.