È successo in Gran Bretagna, la richiesta di essere ibernata post-mortem di una giovane malata terminale di cancro è stata seguita da un giudice dell’Alta Corte di Londra.
Il desiderio della ragazzina ha diviso i genitori che si sono trovati in disaccordo ma, alla fine, il giudice Peter Jackson, ha deciso di assecondare le richieste della giovane che aveva appunto ricevuto il consenso della madre ma non quello del padre.
La 14enne ha preso questa scelta con la speranza di poter un giorno essere risvegliata e guarita. Sul suo testamento si legge: “Spero nella chance di essere curata e risvegliata, magari fra qualche centinaio di anni…spero di poter vivere più a lungo di così.”
Dopo il decesso il corpo è stato trasferito negli Usa ed è stato congelato tramite il processo della criogenesi. Ma di cosa si tratta?
La criogenesi è una tecnica che permette di poter conservare i corpi ad una temperatura di -196 gradi. La procedura ha inizio appena il cuore smette di battere e prima che venga dichiarata la morte cerebrale: il sangue viene quindi sostituito con una sostanza che evita che l’acqua nelle cellule congeli, poi il corpo viene posizionato a testa in giù e conservato.
Lo scopo è quello di mantenere i corpi in condizioni intatte nella speranza che, con l’avanzate delle ricerche, si scopra come curare questi corpi da eventuali malattie e come risvegliarli.