Gli incontri si svolgono nelle sale della mostra, a partire dal 12 novembre alle 16.30: il primo con Eduardo Castaldo, di seguito (il 19 novembre) con Francesco Zizola e infine con Manoocher Deghati.
SABATO 12 NOVEMBRE 2016 ore 16.30 – Incontro il fotoreporter Eduardo Castaldo
‘Il fotogiornalista fra reale e manipolazione digitale’
Una discussione aperta con il fotoreporter napoletano Eduardo Castaldo ( World Press Photo 2012), a partire dalla visione dei suoi lavori, sull’etica della foto giornalistica e sulle sue manipolazioni, sul rapporto ambiguo fra realtà e immagine, su quello fra fotografante e fotografato, sul diritto alla rappresentazione dell’altro.
Un invito alla riflessione e al confronto rivolto a professionisti, amatori e fruitori delle immagini fotografiche sulla responsabilità culturale e politica del mestiere di fotografo nello scenario della comunicazione digitale.
Eduardo Castaldo (1977), napoletano, è uno dei maggiori fotoreporter indipendenti italiani.
Per circa otto anni ha vissuto in Medio Oriente, collaborando stabilmente con i maggiori magazines internazionali, fra cui Time, Le Monde, Internazionale, Newsweek, Der Spiegel, Stern, LeMondeMagazine, The Guardian, FinancialTimes, Geo, L’Espresso, GQ France.
Per il suo lavoro sulla Rivoluzione Egiziana è stato insignito di alcuni fra i maggiori premi di fotografia mondiali, incluso il World Press Photo nel 2012.
SABATO 19 NOVEMBRE ore 16.30 – Incontro il fotoreporter Francesco Zizola
Public Lecture
Francesco Zizola è tra i fotoreporter italiani con più riconoscimenti internazionali. Le sue fotografie sono apparse su riviste di tutto il mondo (The New York Times, Stern, Der Spiegel, El Mundo), ha collezionato dieci premi World Press Photo (tra cui il World Press photo of the Year nel 1996), quattro Picture of the Year International (POYi) e pubblicato sette libri. A Napoli è esposto il suo ultimo progetto “The same boat” (agosto 2015), commissionato da “Medici senza frontiere” e vincitore del secondo premio Contemporary Issues di World Press Photo 2016. Zizola ha documentato il passaggio dei rifugiati che attraversano lo Stretto nel Mediterraneo tra la Libia e l’Italia.
Zizola, fondatore dell’agenzia Noor, dal 1980 documenta grandi conflitti e la loro crisi nascosta concentrandosi su questioni sociali e umanitarie. I suoi incarichi e progetti personali lo hanno portato in giro per il mondo, dandogli la possibilità di immortalare quell’umanità dimenticata e troppo spesso ignorata dai media mainstream.
SABATO 26 NOVEMBRE ore 16.30 – Incontro il fotoreporter Manoocher Deghati
Public Lecture
Manoocher Deghati nasce in Iran nel 1954 ed è uno dei fotoreporter viventi che ha ottenuto più riconoscimenti e più presenze sul campo nel campo del fotogiornalismo di guerra.
Oltre a far parte della giuria di World Press Photo per 6 anni, ha collaborato con testate prestigiose come National Geographic, Time, Life Press, Newsweek, Figaro, Marie-Claire.
Cittadino del mondo, con i suoi scatti ha documentato in maniera crudele e viva i momenti più drammatici della storia recente vivendo in Iran (per SIPA PRESS, BLACK STAR, TIME, LIFE), in Francia (per KEYSTONE), a Los Angeles (per SIPA PRESS), in Costa Rica (per AFP), informando attraverso le immagini il pubblico internazionale, a dispetto delle distanze geografiche e culturali.
Documenta il conflitto israelo-palestinese a Ramallah per WEST BANK e nel settembre 1996, durante il reportage, rimane ferito.
Episodio simile si ripeterà nel 2000 durante la parentesi lavorativa parigina con AFP, quando rimane nuovamente ferito in occasione della visita del Primo Ministro francese a Ramallah.
Creatore e direttore della unitá fotografica d’UN-OCHA/IRIN, l’Agenzia Stampa Umanitaria delle Nazioni Unite a Nairobi, ha ricoperto anche il ruolo di osservatore internazionale delle Nazioni Unite in occasione delle elezioni della Loya Jirga nel 2000.
Manoocher Deghati, oltre ad essere una delle personalità più influenti nel panorama della fotografia contemporanea, è oggi reporter per National Geographic (Francia-Siria-Sudan-Turchia- Abu Dhabi-Italia), UNESCO, European Commission e Figarò ed è docente per i Masterclass di World Press Photo Amsterdam.
Tra i premi conquistati durante i suoi numerosi viaggi: I e III premio per il World Press Photo (nel 1983 e 1986), I premio per il Fuji Price, il Georges Benderheim e sei volte “Miglior foto del mese” per l’AFP e tanti altri riconoscimenti internazionali.