Alexey Kondakov per Napoli è il titolo della prima mostra personale dell’artista ucraino che inaugura il prossimo 5 novembre dalle 17.30 alle 19.30 presso il Palazzo delle Arti di Napoli. La mostra a cura dell’organizzazione ShowDesk è realizzata con il patrocino morale dell’Assessorato alla cultura ed al turismo del comune di Napoli e si propone come la tappa conclusiva del progetto di residenza d’artista che ha visto Alexey Kondakov ospite nel cuore della città di Napoli.
La residenza si è svolta dal 22 agosto al 5 settembre, accogliendo Kondakov come primo protagonista del progetto “Artist in Recidence” promosso da Showdesk, volto alla valorizzazione del territorio e del patrimonio artistico locale. Attraverso la residenza si ricerca un dialogo concreto tra gli artisti contemporanei e la poliedrica realtà napoletana. Un momento di confronto creativo tra una città dalle innumerevoli fonti di ispirazione e le molteplici sensazioni suscitate nell’animo dell’artista, che avrà modo di osservare, vivere ed elaborare il territorio attraverso l’esperienza diretta. Durante il soggiorno partenopeo, l’artista ha realizzato 16 opere inedite che, ispirate al contesto vissuto, indagano e raccontano il tessuto urbano. Kondakov presenta un personale ritratto narrativo della città, irrompendo negli schemi pre-costituiti dell’osservatore, insinuandosi nella percezione dello spazio e del tempo, alla ricerca di nuove interpretazioni.
La pratica artistica di Kondakov si basa sulla tecnica del collage digitale attraverso la quale egli racconta storie che spesso l’osservatore completa con il proprio immaginario. L’uso della luce e la tecnica compositiva – che vede protagonisti soggetti estratti da pittura prevalentemente romantica – creano un un evidente cortocircuito con le ambientazioni periferiche e i contesti urbani, restituendo all’osservatore scenari illusori che spesso evocano stupore e incredulità. Dando voce al silenzio dell’immaginazione, Kondakov omaggia la città di Napoli con un personale racconto fatto di interpretazioni, toni soffusi, colori e sensazioni velate, per un ritratto del paesaggio urbano fuori dal comune, aldilà degli stereotipi