• Redazione
  • Contatti
  • AD
  • I’m Napolitan
  • Accedi
domenica, 2 Novembre, 2025
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli

Il nuovo modo di leggere napoli

  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

“Accadde oggi”: la strage di via Caravaggio durante la notte tra il 30 e il 31 ottobre 1975

Redazione Napolitan di Redazione Napolitan
31 Ottobre, 2016
in Da Sud a Sud, In evidenza
0
“Accadde oggi”: la strage di via Caravaggio durante la notte tra il 30 e il 31 ottobre 1975
Share on FacebookShare on Twitter

Copia%20di%201-kt7-U10302723141637SJI-640x320@LaStampa.itTre vittime, brutalmente percosse e tramortite, e poi sgozzate con un coltello da cucina: una famiglia sterminata. Accadde nella notte tra il 30 e li 31 ottobre, tra le 23 e le 5 del mattino, al quarto piano del n. 78 di via Michelangelo da Caravaggio, nella parte alta del quartiere Fuorigrotta.

ADVERTISEMENT

Furono uccisi, colpiti alla testa con un oggetto contundente improvvisato (e mai identificato) e successivamente colpiti alla gola con un coltello da cucina, tutti gli abitanti dell’appartamento al quarto piano dell’edificio: Domenico Santangelo, 54 anni, rappresentante di vendita (ex capitano di lungo corso ed ex amministratore condominiale), la sua seconda moglie Gemma Cenname, 50 anni, ostetrica (ex insegnante), e la figlia di lui, Angela Santangelo, 19 anni, impiegata dell’INAM, nonché il loro cane Yorkshire terrier, di nome Dick (soffocato con una coperta). I corpi di Domenico Santangelo e di Gemma Cenname furono depositati, assieme al cagnolino Dick, nella vasca del bagno padronale; il corpo di Angela fu avvolto in un lenzuolo e adagiato sul letto matrimoniale.

È la sera dell’8 novembre 1975, quando i pompieri e gli agenti della Squadra Mobile di Napoli raggiungono l’appartamento di via Caravaggio insieme all’avvocato Mario Zarrelli, nipote di una delle vittime. Da dieci giorni la famiglia Santangelo non dà più sue notizie e non risponde a chi suona il campanello. Non si sente più abbaiare neanche il cane Dick, ben conosciuto dagli altri inquilini.

Il primo a entrare è un vigile del fuoco: l’uomo deve rompere il vetro di una finestra (chiusa dall’interno) perché la porta d’ingresso della casa è chiusa a doppia mandata.

Quello che si nota subito sono le due strisce di sangue che partono dalla cucina e dallo studio di Domenico Santangelo, il padrone di casa, per convergere fino alla porta del bagno, socchiusa. Nella vasca ci sono i corpi senza vita di Dick, di Domenico e di Gemma Cenname, la sua seconda moglie. Per qualche breve istante, si spera ancora per Angela. Ma subito anche il suo corpo viene ritrovato nella camera da letto dei genitori, avvolto nel piumone che copriva il talamo.

562223_0140828_via-caravaggio

Le modalità della strage, le vittime tramortite e poi sgozzate una a una, in stanze diverse, il cane invece soffocato, vengono ricostruite facilmente. Per quanto il comportamento dell’assassino sia anomalo. Infatti, una delle poche certezze emerse fin da subito è che si tratta di un solo assassino, perché si rinviene il bicchiere di cognac che gli era stato offerto.

Il killer è una persona conosciuta, quindi. Dalle testimonianze degli inquilini, si deduce che sia rimasto nell’appartamento almeno 5 ore (dalle 23:30 fino alle 5 del mattino circa), dopo aver compiuto il massacro. Purtroppo le impronte sul bicchiere non sono leggibili, dopodiché, presumibilmente, l’assassino si è messo i guanti, e a quei tempi di DNA non se ne parlava neanche. Dalla casa mancano la pistola di Domenico, e il diario di Angela.

17153816_MGTHUMB-INTERNA

La polizia incastra Domenico Zarrelli, nipote di Gemma, studente bohemien sempre a corto di soldi, sulla base di una testimonianza facilmente smontabile. Un’impronta lasciata nel sangue dalle scarpe dell’assassino è palesemente incompatibile con le sue. Successivamente assolto con formula piena, nel 2006 è stato risarcito dallo Stato per danni morali e materiali, nonostante si abbia la praticamente totale certezza della sua responsabilità. L’uomo in questione, che alla luce di questi fatti si può considerare l’autore del delitto perfetto, risponde al nome di Domenico Zarrelli, nipote della donna uccisa nel ’75 e da subito finito nel mirino degli investigatori. Di Zarrelli, appartenente a una famiglia di professionisti napoletani, si parlò come di un tipo violento e alla continua ricerca di denaro. Contro di lui la testimonianza di una persona che riferì agli inquirenti di averlo visto percorrere via Caravaggio alla guida dell’auto di Domenico Santangelo proprio la notte del delitto, e i presunti rapporti conflittuali con la zia, che in casa aveva copia di una denuncia nei suoi confronti redatta, ma mai depositata. Quando fu fermato, Zarrelli aveva anche alcune ferite alle mani: lui disse di essere caduto qualche giorno prima mentre spingeva la sua auto rimasta in panne in una strada del centro. Gli elementi raccolti nei suoi confronti lo portarono fino al processo e alla condanna all’ergastolo, in primo grado.

In appello però Zarrelli fu assolto, la Cassazione in un primo momento annullò la sentenza e il processo si rifece, ma fu spostato da Napoli a Potenza, dove l’imputato venne nuovamente assolto. E quella volta la Cassazione confermò, dando all’assoluzione carattere di sentenza definitiva e mettendo, almeno per Zarelli, la parola fine sulla questione. Zarrelli, che durante la detenzione portò a termine gli studi di Giurisprudenza, tornò quindi in libertà e scelse, come professione, quella dell’avvocato penalista, riuscendo anche a farsi risarcire dallo Stato per ingiusta detenzione. Grazie ad una segnalazione anonima, e alla struttura dedicata ai crimini irrisolti voluta dall’ex capo della Polizia Antonio Manganelli, il procuratore aggiunto Giovanni Melillo riaprì il caso nel 2012.

E grazie alle nuove tecniche d’indagine a disposizione degli investigatori, il dna di Zarrelli venne individuato su alcuni mozziconi di sigarette e su un canovaccio che all’epoca dei fatti furono trovati nell’appartamento. Svelando, di fatto, il nome dell’assassino. Nonostante questo però per Zarrelli non potrà ora che essere chiesta l’archiviazione, in virtù del principio giuridico del “ne bis in idem” che non consente di essere processati due volte per lo stesso delitto: il colpevole della strage di via Caravaggio non sarà mai riconosciuto tale per sentenza e soprattutto non pagherà per il crimine commesso.

ADVERTISEMENT
Prec.

Terremoto centro Italia: ancora scosse. Renzi: “niente tendopoli in montagna”

Succ.

Terremoto Centro Italia: Napoli, tra (in)certezze e paure

Può interessarti

International day to end impunity for crimes against journalists 2025. la situazione della stampa a Napoli e in Campania
In evidenza

International day to end impunity for crimes against journalists 2025. la situazione della stampa a Napoli e in Campania

2 Novembre, 2025
Crescono anche in Italia minacce e intimidazioni: +78% nel 2025. L’appello di ONU e UNESCO: “Proteggere chi racconta la verità”
In evidenza

Crescono anche in Italia minacce e intimidazioni: +78% nel 2025. L’appello di ONU e UNESCO: “Proteggere chi racconta la verità”

2 Novembre, 2025
Napoli, ancora spari. Raid notturno a Pianura
Cronaca

Boscoreale, 18enne ucciso da un colpo di pistola nella notte

2 Novembre, 2025
Napoli tra le prime 100 città turistiche europee
Da Sud a Sud

Ponte di Ognissanti, Confesercenti Campania: “360mila presenze e 100 milioni di fatturato nella nostra regione”

1 Novembre, 2025
Torre del Greco, poliziotto ucciso dal Suv: il ricordo dei colleghi
Cronaca

Torre del Greco, poliziotto ucciso dal Suv: il ricordo dei colleghi

1 Novembre, 2025
Arrestato dopo 12 ore di fuga Tommaso Severino, il 28enne alla guida del Suv che ha travolto la volante della Polizia
Cronaca

Arrestato dopo 12 ore di fuga Tommaso Severino, il 28enne alla guida del Suv che ha travolto la volante della Polizia

1 Novembre, 2025
Succ.
Terremoto Centro Italia: reazioni, ricordi e paure dei napoletani

Terremoto Centro Italia: Napoli, tra (in)certezze e paure

Please login to join discussion

Ultimi Articoli

Notte d’arte a centro storico di Napoli: “Gente, bellissima gente di questa città”

Napoli, cameriere aggredisce ragazzini in pizzeria, poi si scaglia anche contro i Carabinieri: arrestato

di Redazione Napolitan
2 Novembre, 2025
0

Serata movimentata quella di sabato 1° novembre in piazza del Gesù, nel centro storico di Napoli.I Carabinieri del Nucleo Radiomobile e della Compagnia Speciale sono intervenuti...

International day to end impunity for crimes against journalists 2025. la situazione della stampa a Napoli e in Campania

International day to end impunity for crimes against journalists 2025. la situazione della stampa a Napoli e in Campania

di Redazione Napolitan
2 Novembre, 2025
0

La professione giornalistica a Napoli e in Campania vive una fase complessa, segnata da difficoltà strutturali, minacce e precarietà, ma...

Crescono anche in Italia minacce e intimidazioni: +78% nel 2025. L’appello di ONU e UNESCO: “Proteggere chi racconta la verità”

Crescono anche in Italia minacce e intimidazioni: +78% nel 2025. L’appello di ONU e UNESCO: “Proteggere chi racconta la verità”

di Redazione Napolitan
2 Novembre, 2025
0

Il 2 novembre il mondo celebra la Giornata internazionale per porre fine all’impunità per i crimini contro i giornalisti, istituita dalle Nazioni Unite nel...

2 novembre: International Day to End Impunity for Crimes Against Journalists 

2 novembre: International Day to End Impunity for Crimes Against Journalists 

di Redazione Napolitan
2 Novembre, 2025
0

L’International Day to End Impunity for Crimes Against Journalists (IDEI) è una giornata annuale proclamata dalla United Nations General Assembly...

Facebook Twitter Youtube
  • Redazione
  • Contatti
  • Privacy and Cookie Policy
  • AD
Napolitan è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Nola n.° 9 del 23/12/2014. Iscrizione al Registro degli Operatori per la Comunicazione n. 24695

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Bentornato!

Accedi al tuo account

Hai dimenticato la password?

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o email per recuperare la password

Accedi
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Vuoi sbloccare questo post?
Contenuti da sbloccare rimanenti. : 0
Sei sicuro che vuoi cancellare questo abbonamento?