“ La “denunzia di danno temuto” ex art. 1172 c.c. presuppone che il proprietario, il titolare di altro diritto reale di godimento o il possessore che abbiano ragione di temere che da una o più opere già esistenti (un edificio, un albero, una piantagione, ecc.) che sovrastino l’oggetto del loro diritto, possa derivare pericolo di un danno grave e prossimo, possano denunciare il fatto all’autorità giudiziaria ed ottenere, secondo le circostanze, una pronuncia giurisdizionale che ponga fine a tale situazione di emergenza, o, qualora ne sia il caso, disponga idonea garanzia per i danni eventuali”: questo è quanto stabilisce la legge, questo è il principio in nome del quale gli abitanti di Ponticelli stanno continuando a battersi per rivendicare il loro diritto alla vita.
Il parcheggio di via Argine è stato temporaneamente adibito a deposito giudiziario, in virtù della delibera approvata in consiglio comunale lo scorso lunedì 24 ottobre, nonostante la tangibile vicinanza del sito alle abitazioni e all’asilo nido. Sebbene il comitato dei cittadini sia consapevole che ormai non c’è più nulla che possano fare per opporsi a questo provvedimento, la protesta civile continua e molto probabilmente si estenderà anche ad altre problematiche, con il lecito intento di evidenziare e segnalare lacune e disfunzioni che concorrono a rendere la vita invivibile lungo le strade del quartiere.
Rabbia e paura: questi i sentimenti che primeggiano negli animi dei cittadini, perché inascoltati e costretti a subire, perché temono le conseguenze che questo provvedimento può portare nelle loro vite.
Le immagini mostrano e dimostrano in maniera inequivocabile la vicinanza delle abitazioni al garage.
L’edificio giallo è un asilo nido, il cui cortile confina e si amalgama con lo stesso parcheggio. Tutt’intorno le abitazioni dalle quali si scorge la segnaletica orizzontale fresca di vernice e imbastita per delimitare i posti da assegnare ai motorini che prossimamente convergeranno nel garage.
Una madre spiega bene il suo timore, non per lei, ma per la sua piccola bimba che fatica a capire quello che sta accadendo: “la mia paura più grande è che accada qualcosa di notte e ci troviamo impossibilitati a scappare”.
“Proprio ieri – spiega un membro del comitato – un camion dei vigili del fuoco è rimasto bloccato nel traffico del corso e ha dovuto rinunciare a compiere l’intervento per cui era stato allertato. Anche se in questo caso si è probabilmente trattato di questioni frivole è inaccettabile vivere in questo modo, impossibilitati ad essere tutelati da chi lavora per garantire sicurezza al cittadino, ma c’è da ringraziare che non sia accaduto niente di grave. In alcuni momenti, quando ti fermi a guardare le auto parcheggiate anche in terza fila, hai come l’impressione che basti una scintilla per far esplodere la bomba e convivere con questo stato d’ansia non è molto confortevole, anzi, è inaccettabile.”
“Noi cittadini di Ponticelli residenti accanto al parcheggio di via Argine – spiega una donna – vorremmo solo non vederci scippare il diritto di vivere serenamente, perché solo questo chiediamo. Da quando il garage è diventato un deposito giudiziario, anche se non sono stati ancora parcheggiati i motorini all’interno, io e mio marito non dormiamo più. È uno stato d’animo nel quale chiunque, guardando la distanza che passa tra il garage e le nostre case, può provare ad immedesimarsi. Mia figlia sono due settimane che non esce, perché ha parcheggiato l’auto sotto casa e sa che se sposta l’auto, il posto viene sicuramente occupato da qualche altro “automobilista disperato”. A questo ci ha condannato quest’amministrazione: a rinunciare a vivere serenamente.
Da genitore fa male vedere una figlia che dovrebbe pensare a vivere con il sorriso la spensieratezza degli anni più belli, costretta a rinunciare alle azioni più banali perché non può correre il rischio di “rimanere fregata” quando rincasa, anche perché questa zona di sera è piuttosto mal frequentata e una ragazza non si può permettere il lusso di passeggiare a piedi e magari anche da sola. Almeno provvedessero a trovare un parcheggio temporaneo anche per noi cittadini oppure a rendere la zona sorvegliata, perché non troviamo giusto nemmeno che parcheggiare l’auto in strada debba voler dire arricchire le tasche di criminali e ladri che si stanno dando alla pazza gioia, rubando pezzi di auto e vandalizzando vetri e carrozzeria.”
“Come se non bastasse, in una situazione di simile e disperata emergenza, – racconta un altro cittadino – seppure abbiamo segnalato più volte ala polizia municipale la sesta di auto abbandonate in strada da mesi, non si provvede ad effettuarne la rimozione per recuperare spazio prezioso.”
Pertanto, il comitato dei cittadini avanza una richiesta semplice all’amministrazione: il Comune di Napoli assicura ai cittadini di Ponticelli che vivono accanto al garage che possono dormire sonni tranquilli?