Il cuore dell’Italia trema ancora. Alle 19,11 la prima scossa di terremoto, di magnitudo 5.4 della scala Richter, a 9 chilometri di profondità, con epicentro nella provincia di Macerata, tra Castelsantangelo sul Nera, Visso, Ussita (dove sono crollate alcune case), e Preci. È stata avvertita a Roma, L’Aquila, Perugia, e Terni, ma anche in Friuli e in Veneto. E perfino in Austria.
Alle 21,18, la seconda scossa di terremoto, ancora più forte, di magnitudo 5.9.
E non si ferma lo sciame sismico nel centro Italia. Alla prima forte scossa ne sono seguite altre 21, fa sapere la Protezione civile. Dopo la seconda, alle 21.18, altre 15.
Sono stati registrati crolli in molte zone, ma il bilancio – lo ha annunciato ufficialmente il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio – è di un ferito a Visso. Interrotta la strada Valnerina per Visso, e chiusa la Salaria all’altezza di Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) dove si erano registrati importanti movimenti franosi già con il sisma del 24 agosto scorso.
Per veriricare le condizioni strutturali degli edifici scolastici, saranno chiuse domani le scuole a Macerata, L’Aquila, Camerino, Assisi, Bastia Umbra, Terni, Rieti, Ascoli Piceno, Perugia, Teramo, Castelli, San Sepolcro (Arezzo). Istituti scolastici chiusi anche ne Frusinate: a Sora, Ceprano,Fontechiari, Monte san Giovanni Campano e Castelliri.
Dopo la più forte, altre scosse sono state registrate: alle 19,55 con una di magnitudo 3.0 e alle 20,39 con magnitudo 3.4.
Castelsantangelo sul Nera, il paese più vicino all’epicentro (comune di 318 abitanti della provincia di Macerata), Visso (circa 1.200 abitanti a 50 km da Macerata, sui monti Sibillini) dove sono avvenuti alcuni crolli, Ussita e Preci sono i comuni nell’epicentro del terremoto. “La situazione più critica è a Castelsantangelo sul Nera, dove manca la corrente elettrica. Abbiamo inviato sul posto torri-faro e uomini”, ha fatto sapere il capo della Protezione civile regionale delle Marche, Cesare Spuri.
“Ci sono crolli, non abbiamo notizie di vittime, ma siamo al buio e sotto un diluvio, aspettiamo che la Protezione civile ci pori delle torri-faro. Siamo per strada, davanti al comune”, ha detto il sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci, che sta cercando di coordinare i soccorsi. Le mura del paese sono crollate.
Alcune squadre di soccorso sono partite in direzione di alcune frazioni dei comuni dell’area dell’epicentro che risultano isolate. Anche militari dell’Esercito italiano già presenti nelle zone colpite dal sisma del 24 agosto si recheranno nei comuni colpiti dal sisma nelle ultime ore per portare aiuto alla popolazione su richiesta delle prefetture competenti. “Voglio ringraziare chi sta lavorando sotto l’acqua nelle aree del terremoto. Tutta l’Italia abbraccia forte le popolazioni colpite ancora”, scrive il premier Matteo Renzi su Twitter.
Sono in tutto 42 le squadre dei vigili del fuoco impegnate a cui si aggiungono 4 sezioni operative e 1 squadra Usar dal Lazio, 2 dall’Abruzzo, 2 dalla Toscana, 2 dalla Emilia Romagna, 1 da Pesaro, 1 da Ancona. Ogni sezione operativa si compone di nove persone. Lo comunica il Viminale.
A Ussita sono state messe in salvo due anziane che erano rimaste intrappolate nella loro abitazione, la cui facciata è crollata. Nel paese oltre al terremoto, i cittadini devono fare i conti anche con una pioggia torrenziale. “Stiamo facendo il giro delle frazioni – racconta il sindaco Marco Rinaldi – , c’è un diluvio, abbiamo una bomba d’acqua, come se non bastasse il terremoto”. Per il primo cittadino la nuova scossa di terremoto “ha provocato crolli diffusi aggravando la situazione degli immobili già inagibili per il terremoto del 24 agosto. Siamo riusciti a ripristinare l’energia elettrica”. Poche settimane dopo avere tolto le tende, molti cittadini di Ussita si stanno preparando a trascorrere la notte all’aperto, altri hanno alloggi temporanei e stanno attrezzando dei punti di raccolta. “Sono crollate parecchie case: la situazione è apocalittica, il nostro paese è finito”, ha aggiunto.
Il sisma ha scosso tutte le Marche, dalle zone terremotate dal sisma di agosto dell’Ascolano ad Ancona, a Fabriano e Pesaro. Molte persone sono uscite di casa spaventate. Tantissime le chiamate ai vigili del fuoco. Il sisma è stato nettamente avvertito a Firenze e Arezzo. Ma anche a Napoli. Lo scrivono gli utenti sulla pagina Facebook “Terremoto In Tempo Reale”.
A Visso ci sono state scene di panico e crisi di pianto tra la gente che è fuggita dalle case. La popolazione, già provata da giorni di continue scosse, si è riversata nella piazza principale sfidando i cornicioni che crollavano. “Le pareti mi sono venute addosso” racconta una donna appena fuggita dal suo studio di geometra nel centro di Visso. “Ho sentito venire giù tutti gli oggetti e i libri dagli scaffali. Sono fuggita per le scale e fuori tutto era polvere. La gente gridava”. Calcinacci lungo le strade, palazzi storici con evidenti crepe, diversi squarci sulle facciate di edifici importanti: si presenta così il centro storico del paese. La zona centrale del paese è completamente deserta. Lungo la strada sono rimaste alcune macchine abbandonate, qualcuna danneggiata dai calcinacci e gli unici rumori che si sentono sono quelli degli allarmi che continuano a suonare. Il centro storico è interdetto e i soccorritori sono fuori dal centro che è stato evacuato dopo la prima forte scossa. L’orologio del palazzo dei Priori, sede storica del comune, segna le 18.34.
A Norcia è stata danneggiata la chiesa di Santa Maria delle Grazie.
Nella zona dell’epicentro sono saltate le linee elettriche. “Stiamo ancora valutando la situazione con l’Anas, ma chiuderemo la strada Salaria all’altezza di Arquata del Tronto”, ha detto il dirigente della Protezione civile regionale. E, infatti, l’Anas ha chiuso temporaneamente la strada Salaria all’altezza di Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) dove si erano registrati importanti movimenti franosi già con il sisma del 24 agosto scorso. Dopo la scossa un grosso masso si è staccato dalla parete rocciosa sovrastante, provocando un incidente stradale all’altezza del km 149+200.
I gestori della viabilità hanno disposto interruzioni dei tratti di viabilità più vulnerabili e Ferrovie dello Stato ha disposto a titolo precauzionale il rallentamento dei treni sulle tratte ferroviarie interessate. Treni fermi per consentire le verifiche alle infrastrutture nel tratto tra Foligno e Fabriano, sulla linea Orte-Ancona. Circolazione sospesa fra Castelraimondo-Camerino e Tolentino (linea Civitanova-Albacina) per verifiche tecniche sui ponti ferroviari.