Venerdì 28 ottobre 2016, ore 20.30, nella bella cornice della Chiesa dei SS. Marcellino e Festo di Napoli (largo San Marcellino), secondo appuntamento dell’Autunno Musicale 2016 della Nuova Orchestra Scarlatti alla scoperta dell’Altro Morricone: un programma inedito, ricco di emozioni e di sorprese, che accosterà al volto più noto e amato di Ennio Morricone, maestro indiscusso delle più belle suggestioni musicali legate al grande schermo, quello meno conosciuto, ma estremante interessante, di fecondo compositore di avanzatissima musica ‘pura’.
Così, accanto ad alcune delle sue più celebri pagine da film – C’era una volta in America (1984), Gabriel’s Oboe dal film Mission (1986), Cinema Paradiso dal film Nuovo Cinema Paradiso (1988), Canone inverso (2000) – sarà possibile scoprire pagine del versante ‘colto’ di Morricone. In effetti il giovane Ennio negli anni ’50 si divide fra le notti nei locali della dolce vita romana a suonare la tromba e i giorni passati al Conservatorio di Santa Cecilia a studiare composizione sotto la guida del grande Goffredo Petrassi, da cui trae una lezione di rigore e libertà che ispira pagine come i Tre studi per flauto, clarinetto e fagotto (1958). E parallelamente alle fortune cinematografiche il maestro romano non ha mai cessato di coltivare la sua vena di compositore puro, che si è arricchita negli ultimi decenni di un lirismo sospeso tra malinconia e ironia, come nel caso di Braevissimo per contrabbasso (nell’insolito ruolo di solista) e archi. Racconta Morricone di aver composto questo brano per il suo caro amico e collaboratore Maurizio Turriziani, che egli stesso definisce “un contrabbassista di grande tecnica, di grande bravura, di grande fantasia interpretativa, di grande virtuosismo” (il frusinate Maurizio Turriziani, già primo contrabbasso della Nuova Orchestra Scarlatti, collabora oggi come primo contrabbasso solista con realtà quali l’Orchestra del Teatro Massimo di Palermo, l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, l’Orchestra Sinfonica Siciliana, l’ensemble ‘Musica d’Oggi – Roma Sinfonietta’). Il titolo del brano, articolato in tre sequenze e che Turriziani stesso ci proporrà in prima esecuzione campana, gioca sul doppio senso di ‘bravissimo’, con riferimento all’impegno virtuosistico, e ‘brevissimo’, con riferimento alla concisione di questa musica, estroso impasto di velocissime articolazioni e suggestive aure sonore.
Altri titoli in programma, gli Esercizi per 10 archi e i Quattro anacoluti per AV per archi. Negli Esercizi echeggia, trasfigurato, ‘Amami Alfredo’ dalla Traviata; spiega Morricone: “volevo solo dimostrare che se a un tema normale e tonale a tutti noto, si correggono i valori, le altezze, le dinamiche e altri parametri cambia il pezzo, pur seguendo ciò che ha scritto il suo autore”. Della serie degli Anacoluti, sempre Morricone dice: “è stata scritta pensando ad Antonio Vivaldi, e prendendo tutte le cose più ovvie, i vizi i pregi e gli scarti di questo autore. Certamente ho stravolto certe tecniche e alcuni standard che lui usava: questo per me è l’Anacoluto, cioè il togliere da una realtà efficace un qualcosa che può diventare altro”.
Sul podio della Nuova Orchestra Scarlatti, il giovane direttore (nonché pianista e compositore) Marco Attura.
L’Autunno musicale della Nuova Orchestra Scarlatti è realizzato in collaborazione con l’Università Federico II di Napoli e la Fondazione Ordine Ingegneri di Napoli.