Roma, 1996) saranno dedicati le giornate di studi, i convegni e gli eventi (26, 27, 28 ottobre e 3 novembre 2016) intitolati Bartolucci e la strategia dello sguardo / Bartolucci prima di Bartolucci, a cura di Francesco G. Forte. Un progetto di Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee all’interno delle attività denominate Museo sul territorio,in collaborazione con (nell’ambito giovedì 27 ottobre, ore 19:00: miscellanea di videoteatro (Living Theatre; Odin Theatre; Grand Magic Circus; Tadaeusz Kantor; Bread and Puppets; Richard Foreman; La Gaia Scienza; Magazzini; Marion D’Amburgo ed altri), preceduta da una selezione di video provenienti dal MUEL per la regia di Renato Pugina (Cult tv, RSI LA 1).
Giovedì 3 novembre, ore 17:00 Incontro con Gaia Bartolucci, Carlo Infante, Silvio Perrella Salerno (Palazzo di Città-Sala del Gonfalone, Via Roma) Le giornate di studio su Giuseppe Bartolucci termineranno giovedì 3 novembre (ore 17:00, Sala del Gonfalone a Palazzo di Città, via Roma, Salerno) con tre ospiti d’eccezione: Gaia Bartolucci, Carlo Infante, Silvio Perrella, introdotti da Francesco G. Forte, nel corso di un incontro moderato da Rino Mele al quale prenderanno parte anche Silvana Sinisi docente di Storia del Teatro e dello Spettacolo, Vittorio Lucariello regista, organizzatore culturale e assistente di Bartolucci, Alfonso Amendola docente di Sociologia degli Audiovisivi Sperimentali, il critico teatrale Francesco Tozza, la regista M. Giustina Laurenzi, la giornalista Luciana Libero, Franco Coda, già promotore del Teatro A, e Pino Grimaldi di edizioni 10/17. Un convegno per riscoprire un Bartolucci umanista, filologo, narratore, nelle carte ritrovate da Francesco G. Forte e nelle analisi testuali del saggista e scrittore Silvio Perrella, da sempre studioso della generazione di coloro che egli definisce “i nostri antenati”, dei quali fa parte Bartolucci.
Carlo Infante, già critico teatrale militante, testimone attivo dei primi atti della postavanguardia e ora tra i più autorevoli esperti italiani di culture digitali, rilancerà il pensiero-azione di Bartolucci in rapporto alle nuove tecnologie e ai nuovi linguaggi con la definizione di performing media e con le progettualità d’innovazione territoriale di Urban Experience. E infine, la figlia Gaia Bartolucci introdurrà il progetto di un archivio- non solo documentale, ma punto di riferimento per studiosi e ricercatori sui temi dell’avanguardia e dell’innovazione culturale – che sta promuovendo nel nome del padre e che troverà sede nel suo paese natale, Fratte Rosa, nelle Marche pesaresi.