Un corteo nutrito, motivato, deciso a far valere i propri diritti e a rivendicare con fermezza la forza delle proprie idee è sceso in strada a Ponticelli, durante il tardo pomeriggio di ieri, giovedì 20 ottobre, per rimarcare e scandire, con la voce e con la presenza, la perentoria presa di posizione degli abitanti del quartiere in merito alla decisione del comune di Napoli di adibire il parcheggio di via Argine a deposito giudiziario nel quale lasciar convergere i motocicli sequestrati dalle forze di polizia.
Non ci stanno gli abitanti a vedersi “scippare” uno dei pochi servizi funzionanti che sopravvivono all’incuria e al degrado che vigono nel quartiere e già in diverse occasioni sono scesi in strada per manifestare il loro dissenso, come hanno fatto ieri.
In contemporanea, da palazzo San Giacomo viene diramata una nota a firma dell’assessore alla Polizia Municipale Alessandra Clemente e dell’assessore alle infrastrutture Mario Calabrese.
“Dopo l’interlocuzione nelle sedi competenti – si legge nella nota – e dono aver incontrato più volte i rappresentanti del quartiere Ponticelli, sia in forma di comitato che istituzionale, ribadiscono che non è in atto alcun “esproprio” del parcheggio ANM ai danni dei cittadini della Municipalità 6. Nessuno vuole privare il quartiere di questa struttura, ma al contrario ristrutturarla e migliorarla. Tutto questo a spese della stessa ANM che, soltanto per quattro mesi concederà l’utilizzo Dell parte inferiore del parcheggio di via Argine alla Polizia Municipale e alle altre orde di polizia, per sistemarvi motocicli sequestrati (…) mentre la parte superiore sarà da subito ristrutturata, con l’aggiunta di siatemi di automazione che eviteranno spese insostenibili che avrebbero costretto la stessa ANM a chiudere il parcheggio di qui a breve ed i cui introiti non coprono neppure in minima parte i costi di gestione.”
La nota continua riportando alcune dichiarazioni dell’assessore Clemente: “Questi sono i fatti, poi ognuno può avere le proprie opinioni, ho a cuore che i cittadini sappiano che i quattro mesi di utilizzo parziale della struttura hanno evitato la sua chiusura e, anzi, se ne ritroveranno una nuova, più funzionale. L’amministrazione continua, inoltre, ad essere disponibile a incontrarsi con i cittadini della circoscrizione nella struttura che loro o i loro rappresentanti indicheranno per mostrare i documenti inerenti i lavori di ristrutturazione e i tempi limitati, ripetiamo, quattro mesi, di utilizzo della struttura come depositaria per i mezzi sequestrati, sotto la sorveglianza delle stesse forze di polizia che lo utilizzeranno.”
Parole che non valgono a sedare gli animi, la cittadinanza continua a rimanere ferma sulle sue posizioni: “il parcheggio di via Argine non si tocca!”