Nella giornata internazionale dell’Onu delle bambine e delle ragazze Save the Children Italia ha pubblicato la relazione “Every Last Girl: free to live, free to learn, free from harm”.
Save the Children ha evidenziato come, nel mondo, ogni 7 secondi una bambina si sposa, spesso con un uomo più grande, soprattutto a causa della povertà, di norme e di pratiche sociali discriminatorie.
È stata stilata una classifica sulla base di 5 parametri: matrimoni precoci, numero di bambini per madri adolescenti, mortalità materna, completamento della scuola secondaria di primo grado e numero di donne in Parlamento, secondo la quale il Niger è il posto peggiore al mondo dove essere una bambina o una ragazza, la Svezia è il migliore, mentre l’Italia si colloca al decimo posto davanti a Spagna e Germania.
Oltre un milione di ragazze diventano madri prima di compiere 15 anni e 70mila ragazze tra i 15 ed i 18 anni perdono la vita ogni anno durante la gravidanza o il parto.
Ad oggi sono più di 700milioni le donne che si sono sposate minorenni e le conseguenze sulla loro salute, educazione e sicurezza sono drammatiche.
La comunità internazionale si impegnerà, entro il 2030, a mettere fine alla pratica dei matrimoni precoci, ma se il numero di spose bambine nel mondo crescerà nel 2030 avremo 950milioni di donne sposate giovanissime e il numero salirà a 1,2 miliardi nel 2050.
In India più di 24,5 milioni di ragazze, il 47%, diventano spose prima di aver compiuto 18 anni. L’India è infatti il Parse con il più alto numero di spose bambine, seguito da Paesi come l’Afghanistan, lo Yemen e la Somalia.
È una condizione legata alla povertà. In Nigeria, ad esempio, il 40% delle ragazze povere si sposa prima di aver compiuto i 15 anni, ma secondo il rapporto di Save The Children la percentuale si abbassa al 3% per le ragazze più ricche.
Queste ragazzine sono costrette a sposarsi in tenerissima età, spinte dalla famiglia, nella convinzione che questo sia l’unico modo per metterle al riparo da violenze e stupri, e per assicurare loro risorse e mezzi di sostentamento che spesso le stesse famiglie non sono più in grado di garantire.
Il direttore generale di Save the Children International, Helle Thorning-Schmidt, ha sottolineato: “I matrimoni precoci rappresentano l’inizio di un ciclo di ostacoli e svantaggi che negano a bambine e ragazze i loro diritti fondamentali, tra cui i diritti alla salute e all’istruzione. Questi matrimoni impediscono loro di vivere la propria infanzia, di realizzare i propri sogni e di costruirsi un futuro ricco di opportunità. Spesso le famiglie credono di metterle al sicuro, ma le bambine e le ragazze che si sposano troppo presto sono spesso costrette ad abbandonare la scuola e sono proprio loro le prime a rischiare di subire violenze domestiche, abusi e stupri”.