E’ l’immagine simbolo di una Napoli che ama e spende sudore e lacrime per il prossimo. Salvo d’Acquisto è ancora oggi un giovane eroe ricordato dalla memoria collettiva del Paese.
Le nuove generazioni forse non sanno che il Vice Brigadiere D’Acquisto, ha sacrificato la sua stessa vita alla sola età di 23 anni. Era il 23 settembre 1943 quando, come rappresaglia per un presunto attentato alle Schutzstaffeln (SS) naziste, il comando tedesco prese in ostaggio 22 cittadini italiani scelti a caso tra gli abitanti di Palidoro. Salvo, decise di autoaccusarsi, liberando i 22 malcapitati innocenti.
A Torre di Polidoro dove lavorava, il giovane 23enne prima di immolarsi in pubblica piazza, disse: “Se muoio per altri cento, rinasco altre cento volte: Dio è con me e io non ho paura!”.
L’eroe napoletano, le cui spoglie sono conservate nella Basilica di S.Chiara a Napoli, venne fucilato giovanissimo. Le testimonianze storiche dell’epoca riferiscono della stoicità del D’Acquisto: “All’ultimo momento, però, contro ogni nostra aspettativa, fummo tutti rilasciati eccetto il vicebrigadiere D’Acquisto. … Ci eravamo già rassegnati al nostro destino, quando il sottufficiale parlamentò con un ufficiale tedesco a mezzo dell’interprete. Cosa disse il D’Acquisto all’ufficiale in parola non c’è dato di conoscere. Sta di fatto che dopo poco fummo tutti rilasciati: io fui l’ultimo ad allontanarmi da detta località”, dichiarò Angelo Amadio, scampato alle SS.
Canonizzato nel 1991, il vicebrigadiere D’Acquisto, medaglia d’ora al V.M., cui l’Arma dei Carabinieri ha intitolato diverse caserme, dopo 73 anni viene ancora ricordato con orgoglio da un’Italia che ha bisogno di testimoni del nostro tempo, credibili. Lungo tutto lo stivale, nei prossimi giorni, molte iniziative ricorderanno l’uomo e l’eroe che oggi, se fosse stato in vita, avrebbe avuto 96anni.